Coppa Italia Femminile, le rossonere cadono ai calci di rigore. È la Roma ad alzare il trofeo

Coppa Italia Femminile, le rossonere cadono ai calci di rigore. È la Roma ad alzare il trofeo
domenica 30 maggio 2021, 23:43Il Milan Femminile
di Miriam Suppa

Termina 1-3 ai rigori la finale di Coppa Italia Femminile tra Milan e Roma con la squadra di Betty Bavagnoli a uscirne vincitrice. Una partita tanto attesa e che di sicuro non ha deluso le aspettative. Si prospettava infatti una gara equilibrata, con entrambe le squadre cariche e alla ricerca del primo titolo. Ed è stato esattamente così. Mister Ganz schiera il solito 3-5-2 e le undici stakanoviste, le protagoniste della maggior parte della stagione 2020-2021. L’atteggiamento delle rossonere in campo è molto positivo: si respira un clima di tensione e concentrazione al Mapei Stadium. Ottimo gioco di squadra, a partire dalla difesa che copre bene tutti gli spazi e non permette alle avversarie di costruire delle azioni pericolose. Grande partita anche da parte dei terzini rossoneri: macinano chilometri, intercettano palla e creano occasioni. Le rossonere hanno dato l’anima in campo, ma alla fine cadono ai calci di rigore.


Il match


Milan che spinge il piede sull'acceleratore fin dai primi minuti di gara: dopo appena 32 secondi Yui Hasegawa pesca la numero 10 che va al tiro, uscito fuori di poco. Le rossonere scendono in campo con la grinta giusta e con la voglia di mettere la propria firma nella storia del Milan. Impeccabile il primo tempo di Valentina Giacinti, attuale capocannoniere della Coppa Italia con 5 reti. Primi venti minuti di gara intensi da parte di entrambe le squadre e caratterizzato da qualità, determinazione e tanta corsa. Una nota positiva va in particolare al centrocampo, elegante e tecnico. Ne è la dimostrazione Refiloe Jane, la quale recupera palla, va in profondità e calcia al 28’. Nella prima frazione di gioco è di fatto il diavolo a costruire le occasioni più pericolose. Altra situazione interessante creata dalla giapponesina al 30': assist al bacio per Vale Giacinti che si ritrova a tu per tu con il portiere ma viene fermata in fuorigioco. La seconda frazione di gioco inizia con la stessa intensità dei primi quarantacinque minuti. Il Milan continua a pressare alto e ad approfittare degli errori delle avversarie. Iniziano dei minuti intensi per le rossonere, le quali creano diverse occasioni pericolose, come al 55’: passaggio filtrante di Vero Boquete per Vale Giacinti, pescata poi in un fuorigioco millimetrico. Occasione per la calciatrice galiziana al 77’ che mette in campo tutta la sua esperienza e tecnica: salta due, tre avversarie e prova il tiro che va a sbattere contro la compagna di squadra. Nei minuti finali qualche errore in più da parte di entrambe le squadre, complice anche la stanchezza fisica. Alla fine dei 90’ il risultato è di 0-0: una partita equilibrata e di intensità. Si passa così ai supplementari, con la consapevolezza di dover utilizzare le ultime energie rimaste per trovare la rete del vantaggio. Al 95’ il Milan va vicinissimo al gol con il passaggio di Grimshaw per Mauri che cerca il tiro messo fuori dalla difesa avversaria. Partita da incorniciare anche per Linda Tucceri che al 96’ tira in porta direttamente dal calcio d’angolo, ma la palla colpisce in pieno il legno. Nonostante la stanchezza, le rossonere continuano a crederci e a pressare: al 109’ grande giocata del capitano Giacinti e passaggio per Yui Hasegawa che prova la conclusione, respinta dalla difesa avversaria. Non bastano di fatto i tempi supplementari a decretare la vincitrice della Coppa Italia Femminile. Le jeux sont faits: il Milan si gioca il tutto per tutto ai calci di rigore. Le rossonere, dopo 120’ di gara intensa, vengono beffate ai calci di rigore. Sono due i rigori parati dal portiere della Roma, quelli calciati rispettivamente da Vero Boquete e Grimshaw e alla fine Linda Tucceri colpisce il palo in pieno. Termina così la finale di Coppa Italia Femminile con la Roma che si aggiudica il trofeo per la prima volta nella storia.