Dinho, gli yankees ai suoi piedi

Ronaldinho è una celebrità in America. In California e' stato applaudito piu' di Beckham, anche durante gli allenamenti e spostamenti, in questa tournè Dinho ha regalato lampi di genio, ma soprattutto l’affetto dei compagni e le aspettative dell’allenatore, hanno rinvigorito un campione che alla fine della stagione pas­sata sembrava già ammalato della più classica saudade. Assist e traverse , una voglia matta di tornare ad essere leader indiscusso , di prendere per mano il milan e di dimostrare di poter tornare ai livelli di Barcellona. Contro l’Inter, il brasi­liano non ha fatto cose strabi­lianti e tantomeno ha percorso distanze inusuali, ma è stato al centro di ogni tentativo d’attac­co . E il pubblico ha gradito, tanto da reagire con un buhhhhh stizzito alla notizia che Ronaldinho era stato am­monito dall’arbitro. Voleva il calcio d’angolo e protestando ha messo le mani addosso al si­gnor Gonzalez, che ha tirato fuori un cartellino rosso, poi di fronte allo stupore di Dinho si è accorto dell’errore, ha riso e estratto il giusto giallo. Ma al pubblico anche quel giallo è sembrato ingiusto per il gioca­tore che più di tutti, fra quelli in campo ieri, incarnava l’idea americana dello spettacolo sportivo.