MN - Lille, Galtier: "Leao sta crescendo tanto al Milan. Ha tutto per diventare un grande giocatore"

Queste le parole di Christophe Galtier nella conferenza stampa pre Milan-Lille:
Sull’allenamento di questa mattina e le condizioni di José Fonte?
“José si è allenato normalmente, ma vedremo domani mattina dopo la rifinitura. Vedremo, nel caso ci sarà Adamà al suo posto. L’unico infortunio è Araujo, che ha avuto una distorsione alla caviglia e non sarà della partita”.
Il Milan non perde una gara da 24 match. Ha il Milan dei punti deboli?
“Ho visto quelle da luglio ad oggi. Hanno un livello europeo molto alto che ha saputo bilanciare l’esperienza e la gioventù. Dovremo dare il massimo e dovremo colpirli sulle loro lacune. Rimangono favoriti, è un privilegio giocare contro di loro e cercheremo di non subire troppo”.
Sarà una partita di gala con l’undici titolare?
“E’ un match di gala. È una partita europea. Non è la partita decisiva del girone, ma è importante per il prosieguo della storia del girone. Giochiamo ogni tre giorni, ma ho una rosa molto completa e vogliamo fare bene”.
Il Milan è un mix di giovani ed esperti, con Ibrahimovic: cosa ne pensa e cosa pensa della sua ex squadra italiana, ovvero il Monza?
“Il Milan è un club storico, ma sta portando avanti bene il mix di giovani ed esperti come abbiamo fatto noi con Burak Yilmaz e André. Ibra è uno di quei giocatori esemplari ai quali i giovani si devono ispirare. È un giocatore fantastico che continua a fare grandi cose. È sempre stato un avversario duro. Per il Monza, ci sono stato un anno e vedo che è tornato ad alti livelli. A capo della società ci sono Berlusconi e Galliani
Come valuta il progresso di Rafael Leao?
“Sicuramente ha il vantaggio di essere molto giovane. È migliorato dal punto di vista tattico. È arrivato giovane da noi, dava tanto per la squadra ma era indisciplinato. È costretto a lavorare molto sulla fase difensiva, forse anche per coprire quello che non fa Ibra. Rafael è arrivato molto giovane da noi. Credo che avesse giocato solo due partite a livello professionistico. Ha capito cosa voleva dire giocare ad alto livello. Sapevo che avrebbe potuto fare bene come esterno offensivo, ma io lo utilizzavo principalmente come prima punta. Al Milan è più difficile fare l’attaccante centrale perché c’è Ibrahimovic. Ora vedo che con Zlatan accanto riesce a migliorare. Ha forza, potenza e qualità tecniche ovvero tutto quello che serve per diventare un grande giocatore moderno”

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