Ultime ore di mercato: asse Italia-Spagna per Diarra. E spunta anche l'ipotesi Tissone. Tra colpi sfumati e occasioni last-minute

Siamo ormai arrivati alle ultime ore del calciomercato estivo, quelle che di solito coincidono con gli affari last minute e che coinvolgono quei giocatori che ancora non hanno trovato la giusta collocazione nelle rispettive squadre. Galliani l’aveva dichiarato giorni fa, il mercato rossonero è “chiusissimo”, ma la tegola che ha colpito il centrocampo rossonero, lo stop di Flamini che si protrarrà fino a primavera, ha provocato sommovimenti a cui bisogna dare un seguito. Il Milan appare una squadra assolutamente competitiva, ma a voler mettere il dito nella piaga il centrocampo manca di fantasia. L’arrivo di Aquilani da solo non può sopperire le due assenze importanti di Flamini, appunto e Gattuso che in chiave Champions deve scontare ancora quattro giornate di squalifica. Con l’avversario più ostico atteso a novembre a S.Siro il Milan non può rischiare di perdere terreno proprio nella zona del campo che determina gli equilibri. Allora spazio a ipotesi ulteriori: il nome più probabile sembra essere quello di Lassana Diarra, coriaceo giocatore del Real Madrid, messo ai margini della rosa dell’istrionico Mourinho. Ai rossoneri è stato associato anche il nome di Tissone, centrocampista blucerchiato e ancora qualcuno chiama a gran voce il ritorno di Kakà, ma le parole del rinato brasiliano sembrano ormai chiudere definitivamente le porte al suo ritorno al Milan.
Il popolo rossonero è attento e pronto ad esultare per l’eventuale colpo di coda in entrata, ma con un po’ di rammarico: Berlusconi aveva promesso l’arrivo di un top player e nell’immaginario collettivo si erano già incastonati nomi importanti. Poi uno dopo l’altro tutti i sogni rossoneri sono andati ad infrangersi. Ganso è ancora in terra verdeoro, Hamsik ha chiaramente optato per la sua permanenza al Napoli, Fabregas ha seguito il cuore ed è finalmente tornato nella sua Barcellona, pronto a diventare uno degli immortali allenati da Guardiola. Altri nomi si sono rincorsi nella lunga estate rossonera, ma sono state solo chimere poi svanite nel nulla.
Era rimasta qualche possibile speranza per Montolivo, ma la Fiorentina non ha voluto svendere il suo capitano, ora in cerca della sua nuova strada.
Il Milan dunque rimane in attesa, Allegri sa di poter contare su giocatori motivati ed esperti anche se in entrata non dovesse più arrivare nessun colpo, ma i ritmi tra campionato e coppe potrebbero diventare troppo alti senza la possibilità di un congruo turnover e difficilmente i giocatori a disposizione del tecnico toscano potrebbero avere la giusta tonicità in ogni gara.
Nel frattempo, dopo il rinvio della prima di campionato, i vari nazionali sono partiti agli ordini dei relativi c.t. e ognuno di loro cercherà, con i colori della propria nazione, di mettere in crisi le classifiche di preferenza dei tecnici di club. Uno di questi ovviamente ha gli occhi di tutti puntati addosso. Stiamo parlando di Cassano, che dopo Bari è apparso rinato e ha trascinato la squadra azzurra e anche il reparto offensivo del Milan con grande professionalità. Ma si sa, la lotta per un posto nel tridente di Allegri è dura e quindi Fantantonio cercherà di mettere in crisi il proprio tecnico relativamente alle prossime scelte. Pato di contro ha la responsabilità di confermare il suo valore agli occhi di Menezes dopo la figuraccia patita in Copa America. L’eredità del posto che fu di Ronaldo è pesante e solo una buona prestazione potrebbe far tacere le voci che lo hanno criticato pesantemente, come ancora non pronto per quella pesante maglia.
E in tema di Nazionale, concordo con la collega Brunelli che giustamente è apparsa quanto mai basita per l’ennesima esclusione dalla rosa azzurra di Abate: il terzino è apparso in splendida forma, sia nella scorsa stagione che nel pre-campionato: perché mai Prandelli continua ad ostinarsi a lasciarlo ai margini?
Buon per il Milan, certo, che può contare su un giocatore sempre fresco, ma la convocazione nazionale apre sempre altri margini motivazionali che fanno davvero arrivare un calciatore all’apice delle sue possibilità.
Non resta che attendere quest’ultimo giorno di mercato dunque, per capire quale saranno le forze reali agli ordini di Allegri, non resta che attendere la prima di campionato per verificare il reale stato di forma di questo Milan.
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