A Firenze il Milan ha vinto la partita dopo essere andato in svantaggio per la prima volta in questo campionato

Il Milan ha sbancato il Franchi e, per l’ennesima volta, è venuto fuori dalle sabbie mobili. Le sconfitte con Napoli e Manchester United avevano messo sulla bocca di tutti la parola “crisi”, ma, come già successo in passato, la squadra di Pioli l’ha spazzata via sul campo. A Firenze l’impresa non era affatto facile, dopo le fatiche di coppa il Diavolo rischiava un calo fisico, e così è stato. Dopo il gol di Ibrahimovic, la Fiorentina ha trovato fiducia ed è passata in vantaggio in apertura di secondo tempo. Diavolo all’Inferno, specialmente considerando che in questa Serie A mai era riuscito a vincere dopo essere passato in vantaggio. La Viola stava meglio sul campo, forse anche il pareggio sembrava improbabile. Poi la zampata su calcio d’angolo del meno atteso, Brahim Diaz (171 centimetri di pura qualità), e l’ingresso in campo di Bennacer hanno risvegliato il Milan. Che da bestia ferita con orgoglio ha portato a casa la partita, grazie ad una rimonta che mai era riuscita quest’anno, se non in Europa League con il Celtic. Inoltre i tre marcatori rossoneri compongono una macedonia perfetta, un mix di esperienza, talento e spensieratezza, simbolo di questo Milan.
Ibrahimovic è devastante, ha retto 95 minuti e segnato un gol pur non al meglio: clamoroso, specialmente considerando i 39 anni. Guai però a parlargli della sua età. Brahim Diaz rappresenta la dominante linea verde di questo Milan, è un talento cristallino ma vanta già una buona esperienza: ad appena 21 anni, il marocchino di Malaga ha già segnato in 3 diversi campionati. Il suo riscatto dal Real sembra improbabile, ma nulla è ancora deciso. A proposito di rinnovo, impossibile non citare Hakan Calhanoglu. Il turco ha subito più degli altri la positività al Covid19, e nelle ultime uscite è sembrato spento. L’estro di certo non gli manca, e questo gol potrebbe rilanciare la sua corsa e quella della squadra. Che ha bisogno del suo numero 10, sia adesso che in futuro. L’augurio è che la trattativa per il prolungamento del contratto possa rendere felici tutti.
Giovanni Picchi

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