AIA, decidetevi. Le vecchie dichiarazioni di Rocchi che stridono con l'Open VAR di Milan-Fiorentina

AIA, decidetevi. Le vecchie dichiarazioni di Rocchi che stridono con l'Open VAR di Milan-FiorentinaMilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:19News
di Manuel Del Vecchio

Nel corso della puntata odierna di Open VAR, l'ex arbitro ed oggi responsabile dei rapporti CAN A e B Andrea De Marco ha analizzato nel dettaglio l'episodio di domenica sera del calcio di rigore assegnato al Milan per un fallo di Fabiano Parisi su Santiago Gimenez al minuto 81. Le sue parole e la sua spiegazione:

È lecito l’intervento del VAR? “In questo caso Marinelli aveva letto bene la situazione in campo, e quando c’è l’intensità, come in questo caso, il VAR non deve intervenire. Perché è una valutazione di campo, è una valutazione che fa l’arbitro”.

Non è mai rigore o poteva essere interpretata la trattenuta come contatto falloso? “Diciamo che con la soglia di rigori molto alta che sta portando avanti Rocchi anche in questa stagione, questo non sarebbe stato calcio di rigore. Però se l’arbitro avesse avuto dal campo la sensazione che l’intensità fosse tale per concedere un calcio di rigore, e l’avesse concesso, il VAR non doveva intervenire e toglierlo. Quindi è una decisone che spettava all’arbitro in campo”.

Premettiamo che si tratta di una situazione non oggettiva e quindi valutativa: è importante quindi saper accettare anche di essere in disaccordo. Quello che fa storcere il naso, oltre all'intenzione di altri operatori dell'informazione di voler accomunare Parisi-Gimenez a Thuram-Bonny quando nel calcio non esistono episodi uguali, è andare a rileggere le dichiarazioni di Gianluca Rocchi per quanto riguarda il rigore assegnato per una trattenuta ugualmente leggera su Lautaro Martinez in Inter-Udinese, quindicesima giornata del campionato 2023/24. Queste le dichiarazioni del designatore arbitrale ad Open VAR (qui potete trovare la puntata integrale): "Se lo vede l’arbitro in campo col supporto dell’assistente saremmo più contenti. Mi metto nei panni di chi era al monitor, vede un’immagine da rigore chiara, sente l’arbitro che prende una valutazione su basi e strumenti diversi... Quando ho chiesto a Di Bello, ma tu da VAR cosa avresti fatto? Lui mi ha detto che avrebbe richiamato l'arbitro alla OFR. Non è la scelta di un singolo, è la filosofia generale. Siamo sempre nell'ambito delle interpretazioni, un minimo di soggettività dovete sempre lasciarla, questo è chiaro".