Cardinale: "Quando ho comprato il Milan l'ho fatto a un multiplo di 3,5 volte i ricavi: credo di aver fatto un buon affare"
Gerry Cardinale, proprietario del Milan tramite il fondo RedBird Capital & Partners, è stato intervistato nei giorni scorsi al podcast americano The Varsity e ha parlato diffusamente dei suoi investimenti, con un occhio particolare al club rossonero, al progetto del nuovo stadio e in generale all'idea di mettere soldi sul calcio europeo e italiano. Un estratto delle sue dichiarazioni più rilevanti.
Cosa intendevi con il voler essere "Berlusconi 2.0"? "Ho detto "Berlusconi 2.0" e la mia PR è impazzita (ride). Ma ciò che intendevo dire è che voglio innovare, come fecero Berlusconi o Steinbrenner ai loro tempi. Solo che oggi non puoi più farlo nello stesso modo: è tutto troppo costoso, ci sono fondi sovrani, miliardari... devi trovare un altro modo. C'è un'inerzia nello sport: si pensa che più spendi, più vinci. Ma non è così lineare. Quando ho comprato il Milan, l'ho fatto a un multiplo di 3,5 volte i ricavi, contro le 6–7 volte di Manchester City o Chelsea. Quindi credo di aver fatto un buon affare. Ma la domanda che ho fatto è stata: 'Perché non si usa un multiplo del flusso di cassa?'. La risposta: 'Perché non c'era flusso di cassa'".

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