Dalla Lazio alla Lazio: Pioli si scontra con il suo passato per slanciarsi nella corsa alla Champions League

Dalla Lazio alla Lazio: Pioli si scontra con il suo passato per slanciarsi nella corsa alla Champions LeagueMilanNews.it
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lunedì 26 aprile 2021, 16:24News
di Gianluigi Torre

C’erano una volta un turco, uno svedese e un croato. No, non è una barzelletta, ovviamente il riferimento è a Calhanoglu, Ibrahimovic e Rebic. Occhio a quei tre: rappresentano, insieme a Kessie, Hauge e Brahim, gli ultimi marcatori rossoneri. Tra Covided infortuni vari il loro apporto negli ultimi mesi è mancato, dal derby perso del 21 febbraio solo in un’occasione (contro il Parma) hanno giocato tutti insieme dal primo minuto. L’ultima (ed unica) volta in cui sono andati a gol nella stessa partita risale allo scorso 4 luglio, nel pesante 0-3 inflitto alla Lazio all’Olimpico. Allora, di fatto, era cominciata la cavalcata del Diavolo del post-lockdown. Un successo così pesante contro una squadra di vertice che lottava per lo Scudetto ha dato la spinta giusta al Milan, che consecutivamente ha battuto la seconda e la prima della classe, i biancocelesti, appunto, e la Juventus, prima di pareggiare con il Napoli. Come i tifosi ben sanno, la corsa della banda di Pioli è continuata e sta andando avanti ancora oggi, e sarebbe un peccato rovinare quanto di buono fatto non centrando la qualificazione alla prossima Champions League. “Queste 32 partite ci hanno detto che siamo stati più forti di tutti tranne dell'Inter. Siamo stati gli unici a tenere testa ai nerazzurri. Possiamo giocarci le ultime giornate con le nostre ambizioni e il nostro obiettivo ancora lì da poter centrare. Siamo qui non per fortuna ma perché ce lo siamo meritati” ha ricordato mister Pioli in conferenza, ed ecco che la sfida contro la sua Lazio diventa decisiva, un vero e propriospareggio per il quarto posto. I tifosi rossoneri sperano in un esito simile a quello della scorsa estate, che darebbe uno slancio emotivo non indifferente alla corsa verso la Champions. Ibra però non ci sarà per un risentimento, allora spazio là davanti a Rebic e Calhanoglu, insieme a Saelemakers e, probabilmente, Mario Mandzukic. Tutti lottatori, per andare ad espugnare lo stadio che tra poco più di un mese darà inizio all’Europeo.

Di Giovanni Picchi