Daniel Maldini: "Da me ci si aspetta sempre qualcosa in più perché mi chiamo Maldini"

Daniel Maldini, attaccante del Monza in prestito dal Milan, ha rilasciato una lunga intervista a SportWeek, settimanale della Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato anche della pressione che c'è intorno a lui a causa del suo cognome molto pesante: "Sicuramente da me ci si aspetta sempre qualcosa in più, per le mie qualità tecniche e perché mi chiamo Maldini, ma ci sono abituato e ormai non mi cambia più di tanto. Ho imparato a conviverci. È stato così e sarà sempre così. Del resto questo è il momento più delicato della mia carriera: se non subisco il peso di certe pressioni adesso, immagino che sarò ancora più tranquillo in futuro. Poi, un pizzico di ansia prima della partita fa bene: ti dà quel brivido, quella voglia di essere determinante in campo.
Se c’è ancora qualcuno che mi rinfaccia di giocare in A solo perché sono il figlio di Paolo Maldini? In campo, tra i giocatori, no, sono sincero. Fuori, sì, anche se nessuno me lo dice apertamente. Immagino che ci sia gente che pensa che io sia un raccomandato, ma non c’è niente di male a farlo".

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