Di Bello fa infuriare Rocchi per la gestione disastrosa in Lazio-Milan
Ampio spazio sul Corriere della Sera per la squalificato di Marco Di Bello, arbitro di Lazio-Milan che ha espulso tre giocatori biancocelesti, oltre a fare infuriare il presidente Claudio Lotito. Non è evidentemente il solo a non ritenere congrua la direzione del fischietto.
"A mandare su tutte le furie il designatore Gianluca Rocchi è stata la gestione complessiva della partita, scappatagli subito di mano, conclusasi infatti con undici ammoniti e ben tre espulsi. Troppi. Attenzione: non c’entra la valutazione sul calcio di rigore reclamato dai laziali a inizio partita sullo 0-0 per l’uscita di Maignan su Castellanos, che per i vertici non era da fischiare. Lì quindi Di Bello non ha sbagliato. E nemmeno sull’episodio della prima espulsione, quella per doppia ammonizione di Pellegrini, che ha generato la reazione isterica dei bianconcelesti. La palla era in gioco e il terzino non poteva non essere punito per la trattenuta su Pulisic. L’azione andava fermata prima, ma l’arbitro non ha visto e la Var non l’ha aiutato. Disastrosa (questo l’aggettivo che circola va ieri nei palazzi dell’Aia) invece la gestione generale".
Di Bello è stato sospeso un mese dopo la prestazione dell'altra sera. Ed è recidivo, quindi un punto a sfavore in un'annata probabilmente da dimenticare per l'arbitro.
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