Il CONI dispone un minuto di silenzio per ricordare Nino Benvenuti

Un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive del weekend per ricordare Nino Benvenuti, morto ieri martedì 20 maggio. Ad annunciarlo è direttamente il CONI con una nota ufficiale: "Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, invita le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia nel fine settimana, per onorare la memoria di Nino Benvenuti, oro olimpico a Roma 1960 e campione mondiale".
Chi era Nino Benvenuti - Morto all'età di 87 anni, uno dei più grandi atleti della storia sportiva italiana. Campione olimpico e mondiale di pugilato, Benvenuti è stato un simbolo dello sport tricolore dagli anni ’60 in poi, protagonista di imprese che lo hanno reso una leggenda anche a livello internazionale.
La sua carriera è costellata di successi: medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma del 1960 nei pesi welter, Benvenuti ha poi conquistato il titolo mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, quello europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, e infine la corona iridata dei pesi medi, detenuta dal 1967 al 1970. Nel 1968 fu nominato "Fighter of the Year", primo e unico italiano ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento.
Celebre la sua trilogia con Emile Griffith: il primo match tra i due fu nominato "Fight of the Year" nel 1967. Tre anni dopo lo stesso premio fu assegnato al suo incontro – stavolta perso – contro Carlos Monzón. Il round più iconico resta però l’undicesima ripresa del match con Luis Manuel Rodríguez, che nel 1969 fu incoronata "Round of the Year".
Benvenuti è stato l’unico pugile italiano a detenere il titolo mondiale universalmente riconosciuto in due diverse categorie di peso – medi e superwelter – traguardo raggiunto solo da altri nove atleti nella storia della boxe per quanto riguarda la categoria superwelter. Nel 1992 è stato inserito nella International Boxing Hall of Fame, primo italiano a ricevere questo onore. Nonostante non avesse cittadinanza statunitense, è stato ammesso anche nella National Italian-American Sports Hall of Fame, accanto a miti come Rocky Marciano e Joe Di Maggio, grazie alle sue imprese sul ring negli Stati Uniti.

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