Il Milan e i jolly

Il Milan e i jollyMilanNews.it
mercoledì 4 settembre 2019, 16:23News
di Enrico Ferrazzi
fonte AC Milan Official App

Rebić può giocare in tutti i ruoli offensivi: centro, destra, sinistra. Le sue prestazioni nella Nazionale croata vicecampione del mondo in Russia sono state eloquenti in questo senso. Una Nazionale, quella allenata da Dalić, in cui Rebić ha continuato a giocare, visto il suo ultimo gol segnato con la maglia croata nello scorso mese di marzo in Ungheria. Rebić è il classico attaccante per il quale, anche se in una partita non segna, in quella partita si va comunque a valutare la sua prestazione. Perché, in genere, "pesa" e "si sente". Non è l'unico nel suo genere. Anche se Rebić, per caratteristiche, si limita al fronte offensivo. Dal canto suo invece, pur avendo iniziato la sua carriera come punta, Daniele Massaro è stato un universale vero e proprio: attaccante, centrocampista, incursore, anche terzino. Nel novembre del 1992, contro il Goteborg, nella partita della rovesciata di Marco van Basten, il giocatore del Milan con la maglia numero 3 era proprio lui, il jolly per eccellenza monzese.

Altri jolly degli ultimi decenni, non sono mancati fra una scelta tattica e l'altra dei vari allenatori rossoneri. Cristian Brocchi ha occupato tanti ruoli a centrocampo e, nel corso delle partite, nella girandola di sostituzioni, gli è capitato anche di finire qualche gara da terzino: più che nel Milan, a Firenze con Prandelli aveva giocato in posizione piuttosto avanzata. Ignazio Abate ha fatto l'esterno d'attacco e l'esterno di centrocampo, prima di diventare terzino destro in pianta stabile per decisione precisa e specifica di Massimiliano Allegri. Importante l'allenatore anche per l'evoluzione di Kakha Kaladze: nella Dinamo Kiev ricopriva il ruolo di difensore centrale e di mezzala, ma Carlo Ancelotti lo impostò come terzino sinistro e con ottimi risultati. Più avanti negli anni, Urby Emanuelson non è stato solo terzino sinistro nel Milan, ma anche esterno di centrocampo, esterno offensivo e centrocampista. Lo stesso dicasi per Fabio Borini che nel Milan ha fatto l'esterno difensivo, la mezzala, l'attaccante esterno e in qualche caso anche la punta centrale.