In un anno cambia tutto: Pioli si è preso il Milan e punta l'Europa League

In un anno cambia tutto: Pioli si è preso il Milan e punta l'Europa LeagueMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 21 ottobre 2020, 01:30News
di Redazione MilanNews
fonte di Matteo Cerasari - Hellodì Academy

 #Pioliout, #fratepioli sono solo alcuni degli hashtag che rappresentavano in modo inequivocabile la rabbia del tifo milanista poco più di un anno fa, quando Stefano Pioli diventava ufficialmente rossonero. Arrivato in punta di piedi, l’allenatore emiliano con lavoro e dedizione, suoi marchi di fabbrica, ha trasformato lo scetticismo generale, provocato anche dal pessimo periodo Giampaolo, in grande stima e quando il suo futuro sembrava segnato in favore di  Ralf Rangnick, i milanisti si sono schierati senza e senza ma, l’allenatore del futuro deve essere ancora Pioli.

Il 2020 di Pioli e del Milan è stato fino a questo momento,  entusiasmante, un gran ruolo in questa rinascita,  è stato coperto da Ibrahimovic, che arrivato con la sua solita sicurezza,  ha aiutato l’ex Fiorentina a svegliare un gruppo giovane, che sembrava soffrire troppo San Siro,  a trovare 20 risultati utili consecutivi e 30 partite da imbattuto su 32 nell’anno solare. I meriti di Pioli sono molteplici da un modulo perfetto, il 4-2-3-1 che esalta uomini chiave come Calhanoglu, a una preparazione post lock down che ha fatto “volare” il Milan. Dalla sfida dello Juventus di Coppa Italia. Il Milan è riuscito a non perdere con tutte le squadre che la precedevano in classifica, tabù durato per diversi anni.

Il più grande merito di Pioli è stato quello di fondare la squadra intorno a uomini di indiscusso valore , ma che sembravano aver finito il loro ciclo in rossonero come Calha o Rebic, Kessie o Calabria. mettendo da parte calciatori che non avevano più nulla da dare come Suso o Paquetà.

La Milano rossonera sogna di tornare grande e dall’ inaspettato primo posto in classifica celebra il 55° compleanno del suo grande artefice del magic moment.