L'abbraccio di Pioli è il modo migliore per chiudere la vicenda Tonali

"Sa di aver commesso un errore. Era dispiaciuto e nello spogliatoio l'ho abbracciato". Ultimamente non sbaglia un colpo, Stefano Pioli. E probabilmente anche nella gestione del momento per quel che riguarda Sandro Tonali ha fatto la cosa giusta. Perché l'ingenuità con cui ha lasciato in 10 i suoi, in un frangente delicato di una partita delicata, è chiara ed evidente. Ma infilare il dito nella piaga avrebbe avuto probabilmente poco senso. Tanto più dopo una vittoria che è arrivata comunque. Giusto abbracciarlo quindi, per analizzare errori e perdite di lucidità ci sarà tempo e modo.
Già perché l'inizio di stagione di Tonali non è certamente stato come tutti si aspettavano. Dai tifosi ai dirigenti fino allo stesso Pioli, tutti si sarebbero aspettati prestazioni e voti in pagella ad un livello superiore. Ma le attenuanti di certo non mancano. Tonali, non scordiamolo, è un classe 2000. E quella in corso è solo la seconda stagione in Serie A per lui. Ancora: nelle ultime giornate di campionato stava trovando una certa continuità, ma nella prima parte di stagione aveva vissuto anche domeniche in panchina o da subentrante. E per un ragazzo di 20 anni non è sempre semplice trovare subito le giuste coordinate sul campo. Spiegazioni che forse lasciano il tempo che trovano, ma la conclusione rimane: Sandro Tonali ha sì fatto una sciocchezza (che poteva costare cara), ma probabilmente il modo migliore per chiudere la vicenda (anche grazie al sostegno della vittoria) è proprio quello che ha scelto Stefano Pioli.

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