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Coronavirus, le linee guida per far ripartire il calcio. Il bollettino nazionale

LIVE MN - Coronavirus, le linee guida per far ripartire il calcio. Il bollettino nazionaleMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 15 aprile 2020, 18:10News
di Redazione MilanNews

18.30 - (Agenzia Nova) - Nessuna raccomandazione ad utilizzare le mascherine in strada da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo ha chiarito il professor Ranieri Guerra, membro dell'Oms, nel corso del bollettino sulla diffusione del coronavirus in Italia. "Le raccomandazioni dell'Oms non sono cambiate sulle persone che camminano in strada: usare le mascherine è fuori dalle raccomandazioni", ha spiegato. 

18.08 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con tra parentesi la differenza rispetto a 24 ore fa:

Casi attuali: 105.418 (+1.127, +1,1%)
Deceduti: 21.645 (+578, +2,7%)
Dimessi/Guariti: 38.092 (+962, +2,6%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.079 (-107, -3,4%)

Totale casi: 165.155 (+2.667, +1,6%)

17.55 - La Regione Lombardia ha reso noti i dati delle ultime 24 ore. Il bollettino parla di 235 decessi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 241) per un totale di 11.377 morti dall'inizio dell'epidemia. I contagiati in Lombardia sono attualmente 62.153, con un incremento di 827 unità nelle ultime 24 ore. Sono attualmente ricoverati in terapia intensiva 1.074 pazienti, -48 rispetto a ieri. Sale di 674 il conto dei guariti, in totale 37.659.

16.40 - Si è svolta oggi in videoconferenza la seconda riunione della Commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal Prof. Paolo Zeppilli, con lo scopo di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici, si legge sul sito ufficiale della FIGC.

Al contributo di tutti i membri, sono proseguiti nelle ultime due settimane quelli degli esperti invitati a partecipare per l’analisi dell’emergenza da Covid-19: Roberto Cauda (prof. di Malattie Infettive dell’Università Cattolica), Massimo Fantoni (Direttore Unità Covid-19 del Policlinico Gemelli), Walter Ricciardi (componente Oms, consigliere del Ministero della Salute) e Francesco Vaia (Direttore Sanitario dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani).

Nel ringraziare per la disponibilità e la collaborazione offerta, sia in termini quantitativi sia qualitativi, al lavoro della Commissione, il Presidente federale Gabriele Gravina ha ribadito a tutti i componenti l’obiettivo della FIGC: “Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.

Il protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.

In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva), propedeutico alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa FIGC che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.

Il luogo per l’allenamento deve essere ovviamente sanificato (intendendo per luogo sia il Centro Sportivo sia le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi qualora i club non abbiano una propria sede per il ritiro). Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapica.

Con il contributo del responsabile medico dell’Aia Angelo Pizzi, le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara, tenendo presente le specificità della categoria.

Terminata la riunione odierna, il presidente Zeppilli farà una sintesi degli eventuali ulteriori contributi dei componenti per poi finalizzare il documento, che il Presidente Gravina trasmetterà quanto prima per la valutazione ai Ministri per lo Sport Vincenzo Spadafora e della Salute Roberto Speranza.

15.45 - Daniele Rugani e Blaise Matuidi sono stati dichiarati guariti dal Coronavirus. Il doppio test di controllo con il tampone ha dato esito negativo, informa la Juventus. Il difensore e il centrocampista francese, che erano risultati positivi a marzo, non sono così più sottoposti al regime di isolamento domiciliare. Resta in attesa dell'esito degli esami di controllo il terzo giocatore della Juventus risultato positivo al Coronavirus, Paulo Dybala. (ANSA).

15.20 - Mascherine adatte magari per tifare la propria squadra del cuore, ma assolutamente non per proteggersi dal contagio da Coronavirus. E comunque non rispettando le regole. La Guardia di Finanza in mattinata ha sequestrato a Roma oltre 140 mila mascherine non sicure, alcune delle quali con il logo contraffatto di squadre di calcio (Milan e Inter, nelle immagini diffuse sui social, ma anche Juventus e Napoli).

14.56 - Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio, ha parlato a TMW Radio: "Se non si termina, sicuramente il campionato successivo viene falsato. Perché si porterebbe la mancata conclusione nei tribunali, cosa che inciderebbe sull'andamento del campionato. Mi auguro che sia il campo a decidere chi vince, chi perde, chi andrà in paradiso e all'inferno".

14.31 - Massimo Cellino, intervenuto a "Tutti Convocati" su Radio 24, ha proseguito ad esporre le proprie ragioni, contrarie ad una ripartenza della Serie A: "La FIFA dice finiamola qui, il CONI anche, la nostra Federazione ricorda il Governo che forma un sacco di commissioni. Stiamo vivendo una tragedia, vivo a Brescia e sto vedendo cose che non auguro a nessuno di vedere, ecco perché mi arrabbio. Ci si nasconde dietro i problemi economici. L'azienda calcio è l'unica in grado di risollevarsi e ripartire in autonomia, senza chiedere aiuti a Governo e a nessuno, ci nascondiamo dietro consigli di burocrati non coinvolti nell'azienda calcio. Giocatori pagati per giocare partite, non per allenarsi, se stiamo fermi i giocatori rinunceranno a qualcosa, si riparte l'anno prossimo facendo i bravi. Come si ricomincia a settembre senza dare un giorno di vacanza? Si strappano, hanno bisogno di preparazione. Se serve che il Brescia retroceda per salvare il calcio, io retrocedo e ci vado a testa alta in Serie B. Galliani mio maestro, ho imparato tutto da lui e dal suo Milan. Ha 20 punti in più col Monza in C, mi metto nei suoi panni e ha ragione, anche io al suo posto sarei incazzato nero".

14.09 - Il contagio da Coronavirus aumenta in maniera preoccupante anche in Russia. Il governo di Mosca ha confermato 3.388 nuovi casi nelle ultime 24 ore, un record giornaliero di contagi che porta il totale a 24.490 casi. Sale a 198 il numero dei decessi. Alle 3, il presidente Vladimir Putin parlerà per la quarta volta alla nazione dall'inizio della crisi: probabili nuove strette, mentre nella regione di Murmansk si avvierà l'utilizzo di braccialetti per monitorare la popolazione e i contagiati.

13.53 - Far ripartire prima le aree con meno fabbriche. È questa una delle ipotesi, scrive il Corriere della Sera, a cui sta lavorando la task force per la fase 2 guidata da Vittorio Colao. Rallenterebbe la ripresa, ma consentirebbe di rispettare maggiormente le esigenze sanitarie. Si tratta di un'idea, al momento: gli esperti hanno sottoscritto un accordo di riservatezza che impedisce loro di far circolare qualsiasi contenuto delle riunioni che terranno quotidianamente fino a quando, prima del 25 aprile, sottoporrano al governo le loro raccomandazioni. Non è da escludere, comunque, che il premier Conte possa consentire, con un apposito decreto, la riapertura di alcune aziende, a partire dal settore moda e tessile, prima del 3 maggio.

13.45 - L'AGCOM "spegne" le trasmissioni televisive di Adriano Panzironi, giornalista italiano, noto per essere l'ideatore e il promotore di un regime alimentare denominato Life 120. Con due distinte delibere prese nella giornata di ieri, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ordinato la sospensione per un periodo di sei mesi dell’attività di diffusione dei contenuti da parte dei servizi di media audiovisivi sul canale 880 SAT e sul canale 61 DTT esercitati rispettivamente dalla società dalla società Italian Broadcasting S.r.l e Mediacom S.r.l. a seguito della programmazione del format “Il cerca salute” e dello speciale “Quello che non vi hanno detto sul Corona-virus”.

13.20 - "Su di noi solo calunnie. Siamo pronti a fare da guardiani dell'ordine mondiale". Li Junhua, ambasciatore della Cina in Italia, parla a Repubblica: "Accusarci di aver nascosto il virus cela altri fini. Anche l'OMS ha riconosciuto che siamo stati trasparenti, aperti e responsabili". Il diplomatico ha ricordato come la Repubblica popolare cinese abbia rapidamente preso misure estreme di lockdown e sia stato il primo Stato a comunicare all'OMS l'esistenza del Coronavirus.

12.39 - "Me la sono vista brutta, ora sto bene": queste le prime parole di Rustu Recber, ex portiere del Barcellona e della nazionale turca, che ha lasciato l'ospedale dove è stato ricoverato due settimane in terapia intensiva a causa del coronavirus. Recber nominato migliore al mondo nel suo ruolo nel 2003, è stato per una settimana in condizioni gravi, ma poi la cura ha avuto effetto, ed ora l'ex calciatore è stato dichiarato fuori pericolo anche se dovrà stare in isolamento preso la sua abitazione. "C'è una cura per questo virus -ha detto il 46enne Recber- che il nostro Ministero della Salute ha implementato qui in Turchia. I medici hanno applicato ampiamente questo metodo per 10 giorni e ci hanno messo un grande impegno. Me la sono vista brutta, ma ora va bene". 
 (ANSA).

12.30 - Alessio Romagnoli, intervenuto su Instagram, ha pubblicato una foto che ritrae un operatore sanitario che, armato di pennarello, ha scritto il nome e il numero di Romagnoli nel retro della sua tuta bianca: "Ieri ho ricevuto questa foto...e questo ragazzo mi scriveva “sei il mio idolo”! E io ti rispondo invece che l’idolo sei tu, anzi, siete tutti voi che state rischiando la vostra vita per salvare le nostre. Non c’è dono più grande. Sei e siete il nostro orgoglio e possiamo solo ringraziarvi: GRAZIE DI TUTTO".

11.56 - Completare la Serie A in una sola città, verosimilmente Roma. È un'idea che circola, ma il presidente federale Gabriele Gravina, nell'intervista rilasciata a Repubblica, allontana in maniera chiara: "Non si possono giocare 10 partite sullo stesso campo nello stesso weekend. E poi servirebbero 20 centri d'allenamento".

11.45 - L'edizione odierna de La Stampa si sofferma sulla ripartenza del campionato, titolando: "Tappe forzate". Ci sono ancora tanti dubbi. Ma inizia la programmazione. Ieri la Lega Serie A è tornata ad affrontare argomenti congelati da quasi 40 giorni, come gli orari e la dislocazione delle partite. Bisogna delineare l'eventuale tour de force di 124 incontri in un mese e mezzo, giocando senza sosta tra metà e fine settimana. I vertici di Lega devono attendere il via libera di medici e governo. Intanto stanno studiando una ripresa modellata sugli orari degli Europei rinviati al 2021. I primi sei turni, fino a inizio estate, si giocherebbero su due giorni (sabato-domenica e martedì-mercoledì) con tre orari: 15, 18 e 21. Gli ultimi sei, con le temperature in aumento, si allungherebbero su tre giorni (sfruttando anche venerdì o lunedì, e giovedì) riducendo le finestre a due: 18 e 21.

11.44 - La Spagna nelle ultime 24 ore ha fatto registrare 523 nuovi decessi correlativi all’infezione da COVID-19: il totale delle vittime sale così a 18.579 decessi. Dall'inizio della crisi, è di 177.633 il numero dei soggetti contagiati da Coronavirus: i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 5.092.

11.22 - Cinque cambi a partita se e quando si ricomincerà a giocare a calcio. La proposta, arrivata tra gli altri da Claudio Ranieri, non dispiace a FIFA e IFAB. Secondo La Gazzetta dello Sport, l'idea sarebbe di replicare quanto già succede in Serie C: cinque cambi nell'ambito dei 90 minuti, ma sempre con tre slot, per non frammentare troppo la partita. Considerato che nei tempi supplementari è già prevista una quarta sostituzione, in quel caso si arriverebbe così a sei. Un'idea temporanea, per questa e per la prossima stagione se sarà compressa, ma che potrebbe diventare definitiva se dovesse incontrare il gradimento dei diretti interessati una volta sperimentata sul campo.

11.15 - L'edizione odierna de Il Giornale titola così questa mattina in merito alla ripresa del campionato: "Tra Coni e Federcalcio è guerra fredda per la ripartenza della A". Gravina, presidente della Figc, sta facendo di tutto per far riprendere e concludere la Serie A, mentre Malagò, numero uno del Coni, per tornare a giocare pretende che ci sia la massima garanzia di salute per tutti, dai campioni della Serie A all’ultimo magazziniere dei Dilettanti, e chiede che valga la stessa cosa in ogni disciplina sportiva. 

11.13 - Nel corso dell'intervista rilasciata a Repubblica, il presidente FIGC, Gabriele Gravina, ha anche aperto alla possibilità di giocare nell'ambito dell'anno solare. In particolare, non c'è deadline per far ripartire la stagione 2019/2020, che va conclusa a prescindere: "Se ci faranno partire a inizio giugno possiamo terminare a fine luglio. Altrimenti, se ripartiremo a settembre, possiamo chiudere a novembre e poi tornare in campo a gennaio. Cambiare la formula? Consideriamo tutte le ipotesi, ma bisogna coordinarsi con le altre federazioni. In alternativa, dovremmo chiudere la prossima stagione prima dell'Europeo, giocando il campionato in 5 mesi. Ci sono diverse ipotesi, con più gironi e playoff per esempio".

11.03 - Claudio Ranieri, tecnico della Sampdoria, ha dichiarato a Radio1 Rai: "Ho avuto un giocatore che era stato dichiarato prima positivo, poi negativo e poi ancora, dopo che ha ripreso ad allenarsi a casa, di nuovo positivo - riporta adnkronos.com -. Per questo motivo dico che serve cautela, dobbiamo stare attenti. Ho anche letto che questo virus potrebbe dare problemi al cuore. Perché si possa giocare i calciatori devono essere totalmente idonei. Io non dico ciò che è giusto o ciò che è sbagliato, ma serve che i dottori si mettano d’accordo su ciò che va fatto, questo per dare sicurezza ai giocatori".

10.57 - Il calcio ripartirà e completerà la stagione. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, intervistato da Repubblica, lo ha detto chiaramente e spiega anche perché: "Non ripartire darebbe il via a un lungo contenzioso. Ho già le diffide di alcune società, e chi propone di non ripartire non dà idee su come risolvere questo problema. La FIFA ha già indicato la via".

10.43 - "Sì, giocare: l'Europa tira dritto". Questo il titolo a pagina 2 che il Corriere dello Sport dedica alla ripresa dei campionati europei: "La parole d'ordine contro l'emergenza è coordinarsi. Tutto il calcio continentale si unisce per ricominciare. Ieri le Leghe principali hanno ribadito la volontà di concludere la stagione. L'Uefa lo farà solo il 23. E oggi la Serie A torna a lavoro sulle varie ipotesi di calendario".

10.24 - I casi di coronavirus a livello mondiale hanno superato la soglia dei due milioni: è quanto emerge dal conteggio della Johns Hopkins University. Il numero dei decessi è salito a 126.761. Lo riporta Tgcom24.

10.18 - "La situazione è ancora seria, le misure stanno portando i risultati e grazie al comportamento degli italiani è stato possibile salvare migliaia e migliaia di persone ma serve essere realisti perché i sono numeri ancora seri e pesanti". A dirlo è il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della trasmissione Di martedì su La7. "Alcuni indicatori sono positivi ma siamo nel pieno della crisi, non ci servono polemiche ma lavorare assieme. Dieci giorni fa i posti occupati in terapia intensiva da malati Covid erano oltre 4mila. Oggi siamo a 3186. Questo significa che la direzione è giusta, che dobbiamo continuare per questa strada, che è ancora dura. Non possiamo assolutamente sottovalutare la situazione molto seria in cui siamo. È giusto che ci sia la voglia di ripartire. Però insisto sul punto che la premessa della ripartenza economica e sociale deve essere sempre al vittoria della battaglia sanitaria. E le due cose non devono mai essere messe in contraddizione''.

09.44 - Nella giornata di oggi, il comitato tecnico scientifico consegnerà alla Figc le linee guida per riprendere gli allenamenti il 4 maggio. Ecco, secondo il Corriere della Sera, le misure che verranno introdotte per la ripartenza del calcio italiano: tamponi e esami del sangue in serie, clausura nei centri tecnici sanificati o in hotel, controlli rigidi e zero contatti con l’esterno per giocatori, staff e personale di servizio.

09.29 - "Cinque mosse per la ripartenza". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del QS in edicola stamani sulla ripresa del campionato e sul comportamento che dovranno tenere i giocatori. "Tamponi, clausura, trasferte, quarantena e porte chiuse. Ma Sileri: "Inverosimile che si torni a giocare".

09.21 - "È possibile un campionato senza gare al nord". Intervistato da Repubblica, il presidente FIGC, Gabriele Gravina, ribadisce l'importanza di ricominciare la stagione e lancia un'ipotesi senza precedenti: "Quando il Paese tornerà a vivere e ci saranno le condizioni, tornerà anche il calcio. Il campionato va concluso, c'è tempo. Dall'Iss sembrano scettici? Ho massimo rispetto per la scienza, ma non possiamo mollare. Lavoriamo sulle modalità, non sulle tempistiche".

09.14 - L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, in merito alla ripresa del campionato, titola così stamattina: "Serie A in una bolla" Maxi ritiro di tre mesi per circa 1500 persone, potrebbe essere questa l'idea utile a portare a termine il campionato. Squadre e staff isolati dal resto del mondo, in modo da aver meno contatti possibile e ridurre a zero il rischio di contagio. Poi sedute di allenamento individuali o al massimo in piccoli gruppi, senza condivisione degli spazi comuni, quindi niente spogliatoi e docce singole. Tamponi e test medici frequenti per tenere monitorata la situazione: la tutela della salute prima di tutto.

08.59 - "Tutto pronto". Questo il titolo con cui si apre l'edizione odierna del Corriere dello Sport in edicola stamani sulla ripresa del campionato: "Le leghe top e la Uefa unite: andiamo avanti. La Figc si prepara a dare il via. Oggi si riunisce il Consiglio di Lega: verranno prese in esame varie ipotesi di calendario, ma sempre partendo il 30-31 maggio. Rezza (Iss) aggiusta il tiro: "La decisione sulla ripresa spetta alla politica".

08.45 - Quello di oggi è un giorno importante per il calcio italiano: come riferisce infatti l'edizione del Corriere della Sera in edicola questa mattina, il comitato tecnico scientifico consegnerà alla Figc le linee guida per riprendere gli allenamenti collettivi il 4 maggio. Le misure sono stringenti: tamponi e esami del sangue in serie, clausura nei centri tecnici sanificati o in hotel, controlli rigidi e zero contatti con l’esterno per giocatori, staff e personale di servizio. 

*****MERCOLEDI' 15 APRILE*****

23.50 - "Credo che, purtroppo, un campionato di calcio in questo momento, con gli stadi aperti e con un'epidemia in corso sia inverosimile...". Così il viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, nel corso della trasmissione di Rete4 "Fuori dal Coro", ha commentato l'ipotesi di una ripresa del campionato di calcio.

23.00 - In Turchia sale il numero di contagiati e morti a causa della pandemia Coronavirus nonostante il ministro della salute Fahrettin Koca assicuri che tutto è sotto controllo. Nelle ultime 24 ore sono stati infatti 107 i decessi, il numero più alto da inizio epidemia, che portano a 1.403 il totale, mentre i contagiati sfiorano ormai i 65mila di cui più di quattromila nelle ultime 24 ore, con una leggera flessione rispetto ai giorni scorsi.

22.55 - "Bisogna aiutare le serie minori, come la C e la D. Neanche voglio pensare ad una sosta definitiva dei campionati, sarebbe un danno enorme per tutti". Così il vicepresidente dell'AIC, Umberto Calcagno, parlando in esclusiva a Sportitalia: "Il caso Juventus sugli stipendi non può essere un modello unico per tutti. Stiamo lavorando alla fase 2 da diverso tempo ma bisogna lavorare sulle norme per ripartire nella totale sicurezza di tutti. Sono sinceramente spaventato dall'idea di non ripartire in questa stagione".

22.00 - Nuovo rinvio per le partite di Serie A TIMVISION, Serie B, Campionato Primavera e Coppa Italia TIMVISION. Alla luce dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sull’emergenza Coronavirus, la Divisione Calcio Femminile ha infatti comunicato - e disposto con apposito provvedimento - la sospensione di tutte le gare in programma durante tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni del DPCM del 10 aprile e, comunque, sino a quando le disposizioni statali non modificheranno le stesse.

21.30 - Il Tour de France è stato ufficialmente rinviato dai suoi organizzatori. La Grande Boucle si dovrebbe così correre a settembre con la partenza fissata il 29 agosto e l'arrivo il 20 settembre.

18.10 - La Regione Lombardia ha reso noti i dati delle ultime 24 ore. Il bollettino parla di 241 decessi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 280) per un totale di 11.142 morti dall'inizio dell'epidemia. I contagiati in Lombardia sono attualmente 61.326, con un incremento di 1012 unità nelle ultime 24 ore. Sono attualmente ricoverati in terapia intensiva 1.122 pazienti, -21 rispetto a ieri. Sale di 743 il conto dei guariti, in totale 36.985.

18.05 - Come ogni giorno la protezione civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con tra parentesi la differenza rispetto a 24 ore fa:

Casi attuali: 104.291 (+675, +0,7%)
Deceduti: 21.067 (+602, +2,9%)
Dimessi/Guariti: 37.130 (+1.695, +4,8%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.186 (-74, -2,3%)

Totale casi: 162.488 (+2.972, +1,9%)
Totale tamponi: 1.073.689 (+26.779)

15.13 - Evelina Christillin, membro del Consiglio dell'UEFA, ai microfoni di 'Radio Punto Nuovo', ha dichiarato: "Date per gli allenamenti? Dipenderà dai governi, nel penultimo DPCM erano stati espressamente vietati gli allenamenti. Ho ascoltato le dichiarazioni di Spadafora, quindi in teoria può essere possibile tornare ad allenarsi, ma non so se è possibile farlo per tutta l'Europa in maniera omologa. Dipende dalle singole situazioni, ma so che il 22 aprile ci sarà una teleconferenza con tutti i segretari federali di tutte le 55 federazioni con la UEFA ed il giorno dopo un comitato esecutivo. In questo modo si saprà ciò che è stato condiviso e deliberato con le Federazioni. C'è una road map, è il lavoro che si sta facendo in questo periodo con l'ECA e la UEFA: la priorità è la salute, poi l'inizio dei campionati ed infine concludere competizioni europee per agosto. C'è un grosso lavoro di organizzazione a monte, è qualcosa di molto complicato. Il Presidente Infantino ha affermato che ci saranno aiuti per le società che hanno avuto problemi economici in questo periodo".

14.46 - A TMW Radio, durante Maracanà, il prof. Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, ha parlato cos' della ripresa del campionato di Serie A: "Diaconale ha preso sul serio una battuta (ride, ndr). Sapendo quello che avrebbe detto Diaconale qualche ora dopo non avrei fatto quella battuta. E' un argomento molto sensibile in Italia, quindi è chiaro che la decisione va ponderata. La gente stando a casa passerebbe anche del tempo con il calcio. Più avanti si può valutare una riapertura a porte chiuse. Siamo ancora nella Fase 1, poi sarà da valutare se ci saranno le condizioni. Il problema è che è molto complicato a pensare a dei controlli. Dovrebbero effettuare dei tamponi e servirebbe un protocollo molto stretto. La vedo dura attuarlo, ma è da valutare. Sarà una decisione difficile. Non siamo noi a decidere la riapertura dopo il 3 maggio. Noi possiamo dare solo delle indicazioni su come comportarsi". 

14.14 - Il calcio internazionale rischia un lunghissimo stop, fino al 2021, a causa del coronavirus. L'allarme è stato lanciato da Victor Montagliani, presidente della CONCACAF. In un'intervista all'agenzia PA il n.2 della Fifa ha espresso dubbi sulla possibilità di tornare a disputare partite internazionali - amichevoli o gare ufficiali tra nazionali - in un futuro immediato. "Personalmente penso che sia un po' difficile - le parole di Montagliani -. Non solo per una questione di salute pubblica e di differenti stadi della pandemia nei vari paesi del mondo, ma anche perché bisognerà attendere il ripristino dei collegamenti internazionali. In questo momento ritengo che i campionati domestici siano la priorità. Speriamo di ricominciare a settembre, ma ci tengo a dire che non ne sono affatto sicuro, alla luce dell'attuale andamento della pandemia". (ANSA).

13.45 - "Io sono solo felice che le squadre di calcio siano messe in condizione di potersi riallenare. Perché significherebbe che al tempo stesso potranno tornare alle loro attività anche tutte le atlete e gli atleti che, a livello individuale con molti meno rischi, sono stati fermati. Ma una cosa è allenarsi, un'altra è fare una partita. Sull'allenamento non ci sono dubbi, salvo che le cose fino al 4 maggio procedano bene. Bisogna poi capire come si organizza la partita, che non è nel luogo dove ci si allena". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Radio Kiss Kiss Napoli. Sulla possibilità di un ritorno al calcio giocato, il capo dello sport italiano osserva: "Se si parla del calcio in generale, fino ai dilettanti, ci sarebbe un movimento spaventoso di gare. Tutti hanno legittime aspirazioni di completare il campionato, ma non credo che le stesse cose che possono fare le squadre di Serie A, anche Serie B e Serie C riuscirebbero a garantirle. Domani ci sarà un importante incontro con il Comitato medico-scientifico della Federcalcio, magari potrebbero dire che va avanti solo chi può, e gli altri faranno le loro valutazioni". Malagò ha anche precisato sulle presunte frizioni con il presidente della Figc Gabriele Gravina: "Con lui ho un rapporto costante, ci siamo sentiti anche per gli auguri di Pasqua". (ANSA).

12.54 - Come riporta Tgcom24, sono state 16.545 le persone sanzionate a Pasquetta per il mancato rispetto delle misure di contenimento contro il coronavirus. Lo ha reso noto il Viminale, precisando che 88 persone sono state denunciate per aver fornito false dichiarazioni e 29 per violazione della quarantena. In totale sono stati controllati 252.148 persone e 62.391 esercizi commerciali: 146 titolari di attività sono stati denunciati.

12.30 - "In Cina nonostante due o tre mesi di vantaggio sull'emergenza, non si parla ancora di riapertura del campionato..." A parlare è Enrico Castellacci, che non è solo il presidente nazionale dei medici sportivi del calcio ma anche consulente del Guangzhou Evergrande allenato da Fabio Cannavaro. Castellacci, in una intervista rilasciata a 'La Stampa', s'è così espresso sulle linee guida della commissione tecnico-scientifica della FIGC. "Sono tutte giuste e ineccepibili nella teoria. Ma - prosegue - tutte le società possono mettere e mantenere in sicurezza i centri sportivi? Ci sono strutture per creare tanti piccoli spogliatoi? Che staff medico servirebbe per controllare tutti i giorni giocatori, tecnici e persone a contatto con la squadra e ogni quattro fare i tamponi? In A forse, anche se esistono realtà territoriali diverse. In quasi tutta la B e in C no". Castellacci ha quindi portato alla ribalta la posizione dei medici sportivi: "Sono stato inondato da una marea di messaggi che dicono: 'Non siamo in grado'. Non ci si rende conto delle problematiche".

12.17 - Nella giornata di domani la commissione medica della Figc si ritroverà per discutere di tempi e modalità della ripresa degli allenamenti (ad oggi prevista, ma non confermata, per il 4 maggio). Per la Gazzetta dello Sport le basi per la ripresa poggiano sulla sanificazione di tutti gli ambienti e le strutture di allenamento. Quindi sarà il momento dei calciatori, che dovranno sottoporsi a uno screening, una sorta di nuova idoneità sportiva con test molecolari, sierologici ed esami del sangue. Il protocollo sarà diverso fra positivi e guariti, si dovrà prima valutare l’effetto dell’infezione sull’apparato respiratorio e cardiovascolare, mentre resta da capire la possibilità di fare tamponi a tutti i giocatori. La squadre, nella prima fase, dovranno probabilmente chiudersi ed evitare contatti con l’esterno. Il problema è che fra Serie A, Serie B e Serie C ci sono molti club che non hanno a disposizione una foresteria nel centro di allenamento. Nella prima fase, inoltre, non saranno utilizzati spogliatoi e spazi comuni al chiuso. Ognuno insomma dovrà farsi la doccia per conto proprio.

12.02 - Il Corriere della Sera in edicola questa mattina dedica ampio spazio alla possibile ripartenza della Serie A. "Calcio, dica 33", titola il noto quotidiano, che poi aggiunge: "Previsto l’allentamento delle misure ma restano le difficoltà. La Figc vuole riprendere il 4 maggio, i medici forniranno le regole operative". L’ennesima frenata arriva dal dottor Rezza, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità, il quale ha dichiarato: "Io non darei l’ok a ripartire". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, è d’accordo: "Giusto, non ci sono le condizioni".

11.51 - La Spagna nelle ultime 24 ore ha fatto registrare 567 nuovi decessi correlativi all’infezione da COVID-19: il totale delle vittime sale così a 18.056 decessi. Dall'inizio della crisi, è di 172.541 il numero dei soggetti contagiati da Coronavirus: i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 3.045.

11.45 - Sono tre le possibili date per la ripartenza della Serie A. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, nella giornata di domani si riunirà il gruppo di lavoro UEFA, ECA e EL. Anche se, al momento, è impossibile studiare un calendario internazionale, le varie Leghe ci stanno provando e per quel che riguarda il nostro campionato le ipotesi sono 27 maggio, 31 maggio o 3 giugno. Oltre alle 12 giornate rimaste restano da mettere in calendario anche i recuperi del venticinquesimo turno, le semifinali e la finale di Coppa Italia. Il via libera verrà dato solo quando dagli organi medico-sanitari ci saranno decisioni certe riguardo alle modalità della ripresa. L'ok del Governo alla ripresa degli allenamenti dovrebbe essere fissato al 4 maggio.

11.33 - In merito alle polemiche degli ultimi giorni secondo cui i milanesi non rispetterebbero le restrizioni imposte dal Governo, è intervenuto il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Ieri mattina - ha dichiarato attraverso un videomessaggio sui social - sono stato in giro per la città con la Polizia locale per vedere come venivano fatti i controlli. Pomeriggio mi sono messo in casa per guardare i dati dei controlli di ieri e dei giorni precedenti. Ebbene, più del 95 percento delle persone fermate sono in regola. Questa è la realtà. Mi dissocio da questa retorica del milanese indisciplinato che si fa i fatti suoi. Non è così. Se qualcuno pensa che ci sia troppa gente in giro, faccia una nuova ordinanza e tenga più persone a casa. È tutto qui. Pensiamo ad altro, ovvero a prenderci cura dei cittadini. Che ci diano le mascherine, che ci diano i tamponi, molti più tamponi, che ci diano i test sierologici. Leggo che Regione Lombardia dichiara che dal 21 aprile si faranno 2.000 test al giorno. Dove? In altre provincie e non Milano. Ma come? Il problema non è Milano? Il nostro compito, il nostro credo deve essere quello relativo al prendersi cura A partire dai più poveri, da chi sta in periferia o in una casa popolare. A partire dai nostri vecchietti. Questo è quello che si deve fare. A proposito della generosità dei milanesi, con il fondo di mutuo soccorso abbiamo raccolto 12 milioni. Questa è Milano, non c’è nessuna città al mondo come questa".

11.27 - "Credo che il grande errore che si possa fare è quello di intervenire in contesti e in mondi dove ci sono delle precise deleghe e rappresentanze. Tu vuoi essere il presidente di una federazione? Allora questo è il tuo momento in cui prendere decisioni": così il presidente del Coni Giovanni Malagò, su tempi e modi di ripresa del campionato di calcio di Serie A, in un'intervista a Dazn. "Tutti - ha aggiunto Malagò - devono perdere qualcosa, l'ideale sarebbe trovare insieme il modo che non ci siano vinti né vincitori e che il calcio possa ripartire il prima possibile e a prescindere da questa stagione". E ancora in tema di calcio, secondo Malagò il rinvio degli Europei "è stata una decisione sacrosanta, pensa cosa sarebbe stato un Europeo senza pubblico. Secondo me sarà un grande Europeo, sarà il motivo per cui il calcio a livello internazionale potrà ripartire tutto insieme". Infine il numero uno del Coni concorda con il ct azzurro Mancini che sostiene che tra un anno sarà ancora meglio per gli Europei: "Il ct non è uno di tantissime parole, ma quando le dice sono pesate e ponderate. Trasferisce il giusto entusiasmo ma al contempo ha già individuato le opportunità nascoste da qui a un anno perché la nostra è una squadra giovane, che deve amalgamarsi. Un anno in più di esperienza potrebbe essere importante e utile per la nostra Nazionale". (ANSA).

09.44 - Il quotidiano Il Messaggero in edicola questa mattina dedica uno spazio in prima pagina al nostro campionato con questo titolo: "La Serie A vuole tornare in campo, ma Rezza (ISS) frena". Ennesimo altolà dalle istituzione, stavolta da parte del direttore del dipartimento Malattie infettive dell'ISS, Rezza, che ha dichiarato: "Non darei l'ok per ricominciare". Lazio polemica, la Federazione prova a ripartire: domani ci sarà la riunione della commissione medica per stilare il protocollo di sicurezza.

09.01 - "Pronto il piano per ripartire, ma l'ISS dice no". Questo il titolo di apertura del QS in edicola questa mattina sulla ripresa del campionato. Calciatori in ritiro permanente - si legge - e un centro medico specifico per fare controlli continui in ogni squadra. Ma il dirigente dell'ISS, Giovanni Rezza, frena: "Ripresa difficile".

08.46 - "Allo sbando". Questa l'apertura del Corriere dello Sport sul nostro campionato. L'Istituto Superiore della Sanità gela il mondo del calcio: "Contrari alla ripresa". Gravina furioso. "Le frasi di Rezza - si legge in prima pagina - scatenano l'inferno: sconcertata la Figc, che sta lavorando alla ripartenza. Poi lo scienziato si corregge".

08.32 - "Coppe d’agosto". È il titolo scelto dal quotidiano Tuttosport in merito alla ripartenza delle competizioni europee. "Prima i campionati nazionali . scrive in prima pagina il noto giornale sportivo - poi la Champions e l’Europa League. L’idea della Uefa: in due settimane quarti, semifinali e finali in gara secca, a porte chiuse e in campo neutro".

08.14 - "Ripartenza: è scontro". Così La Gazzetta dello Sport in apertura quest'oggi. L'infettivologo consulente del Governo - scrive la rosea in prima pagina - frena il calcio e fa arrabbiare la Lazio. Rezza (ISS): "Non darei l'ok". Cairo: "Ha ragione, si prenda atto". Ma la FIGC va avanti e come annunciato dal presidente Gravina domani ci sarà un vertice sul via agli allenamenti.