Milan, l'impegno di Cardinale: 1,2 miliardi di euro per l'acquisto della società. Solo la vendita forzata del Chelsea supera questa cifra

Profilo: i nuovi proprietari del Milan canalizzeranno il loro “Hulk interiore” per creare un business multimiliardario
Le squadre sportive sono diventate delle mini-Disney, ma le persone e le infrastrutture non hanno tenuto il passo. I nuovi proprietari del Milan vogliono cambiare questa situazione.
Gerry Cardinale di RedBird è stato critico nei confronti delle valutazioni nello sport, sostenendo che sono troppo basse e non riflettono né il valore derivante dalla scarsità né le possibili future convergenze tra le industrie dello sport, della cultura e dell'intrattenimento.
Perché è importante: l'acquisizione da 1,2 miliardi di euro del Milan sarebbe stata la più grande nella storia del calcio se non ci fosse stata la vendita forzata del Chelsea qualche giorno prima.
LA PROSPETTIVA
Con un prezzo inferiore ai 20 milioni di euro, la precedente acquisizione del Tolosa da parte di RedBird rappresentava una scommessa a basso rischio. La proposta di valore del Milan rimane più difficile da valutare.
La prima cosa che accoglie i visitatori degli uffici di RedBird Capital Partners a New York è il volto arrabbiato di un eroe-cattivo dei fumetti. Una statua alta più di tre metri dell'Incredibile Hulk, enorme e muscoloso, con la faccia in un parossismo di rabbia, che fissa gli ospiti mentre scendono dall'ascensore. La presenza di Hulk, ha spiegato il Managing Partner di RedBird Gerry Cardinale in un'intervista del 2018 con Bloomberg, rappresenta un po' un monito per i suoi dipendenti più giovani. "Hulk è lì per ricordare loro di essere un po' affamati e un po' arrabbiati, mentre bevono cappuccini da 10 dollari”, ha detto poi.
ACQUISIZIONE MASTODONTICA
Questa fame è stata placata nell'ultima settimana con l'acquisizione del colosso italiano AC Milan per 1,2 miliardi di euro, da parte di RedBird, sotto il naso di Investcorp, fondo con sede nel Bahrein.
L'operazione sarebbe stata la più grande acquisizione nella storia del calcio se non fosse stato per la vendita forzata del Chelsea di Roman Abramovich da parte del governo britannico pochi giorni prima.
Cardinale, in un'intervista pubblicata sul canale YouTube di RedBird poco dopo il completamento dell'accordo, è apparso privo della rabbia verde di Hulk e molto innamorato del suo nuovo acquisto, che pochi giorni prima aveva vinto il suo primo scudetto in un decennio.
"Sono nel mondo dello sport da quasi due decenni e mezzo, sono stato alle celebrazioni delle World Series, sono stato ai campionati NBA – non ho mai visto niente di simile a quello che ho visto domenica e lunedì scorsi”, ha detto. "Ho capito cosa significa questa squadra per la città di Milano, per i milanisti e per le persone di tutto il mondo ed è stato un tale privilegio ma anche un'esperienza incredibile viverla dal vivo".
È probabile che Elliott abbia guadagnato più di 300 milioni di euro dai suoi quattro anni di proprietà, trasformando una realtà sull’orlo del fallimento finanziario, che era uscita dall’orbita dei club d'élite d'Europa. Il prezzo di acquisto rappresenta un successo per Elliott, proprietario di hedge fund, ma vale la pena ricordare che il Milan ha registrato perdite al netto delle tasse per 437 milioni di euro tra il 2019 e il 2021, anche perché ovviamente è stato colpito duro dalla pandemia.
Ma cosa trovano nel Milan gli ultimi investitori nel calcio italiano e dove possono portare i rossoneri? Il club, appena incoronato campione, continua a registrare forti perdite, non ha uno stadio di proprietà e fa parte di un campionato che, nel suo complesso, sta scivolando sempre più in basso rispetto ai campionati inglesi, spagnoli e persino tedeschi in termini di valore dei diritti tv. E chi è esattamente Cardinale e il suo fondo RedBird di cui tanto si parla? RedBird è stato fondato nel 2014 da Cardinale, un ex banchiere di Goldman Sachs. Il fondo ha un patrimonio in gestione di 6 miliardi di dollari e ha rapporti con oltre 400 imprenditori e family office.
Secondo Bloomberg, il suo profilo di investitore "è un ibrido tra il tradizionale private equity e il venture capital" in cui ricerca "un ruolo più attivo" per i suoi partner. Guarda a un periodo di investimento più lungo rispetto alla finestra di 3-7 anni tipicamente preferita dalle società di private equity. In linea con questa strategia, dal suo lancio elenca solo cinque investimenti già parzialmente o completamente realizzati.
Cardinale è un italo-americano di 54 anni, originario di Filadelfia, approdato al settore bancario dopo uno sfavillante percorso accademico: laureato ad Harvard, dove ha praticato il canottaggio, ha frequentato Oxford come borsista Rhodes.
In Goldman si è occupato di sport, collaborando con franchigie sportive statunitensi per la creazione di reti televisive proprietarie e lo sviluppo di attività di hospitality nello sport. Ha lasciato la società nel 2012 e ha trascorso alcuni mesi in BDT Capital Partners prima di mettersi in proprio con RedBird.
INVESTITORI NELLO SPORT
Gli investimenti di RedBird sono suddivisi in quattro settori: energia, comunicazioni, investimenti opportunistici e sport, tempo libero e ospitalità, settore quest'ultimo in cui offre anche servizi di consulenza con RedBird Sports Group. Lo scorso ottobre ha acquistato una "importante quota di minoranza" nella società di media e entertainment SpringHill di LeBron James. I suoi asset comprendono il club francese Toulouse FC, che ha appena riguadagnato la Ligue 1, una partecipazione del 10% nel Fenway Sports Group, la holding che possiede il Liverpool Football Club e la squadra di baseball dei Boston Red Sox, e la franchigia di cricket Rajasthan Royals IPL.
Parlando con Off The Pitch l'anno scorso, il presidente del Tolosa, Damian Comolli, ha dato un'idea della profondità dell’attività di analisi di RedBird, che prima di puntare sul club francese aveva preso in considerazione squadre in Inghilterra, Spagna, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi. "Hanno studiato circa 70 club e ne hanno visitati, credo, 50, nei due anni prima che iniziassimo a lavorare insieme. C'erano molte opportunità per investire nel calcio francese perché la maggior parte dei club erano o sono in vendita", aveva dichiarato.
Con un prezzo inferiore ai 20 milioni di euro, il Tolosa rappresentava una scommessa a basso rischio per RedBird. Sebbene il calcio venga dopo il rugby nella passione dei tifosi della quarta città francese e fosse appena retrocesso, il Tolosa è l'unico grande club in un enorme bacino di utenza con uno dei migliori settori giovanili in Francia che, nei due anni precedenti l'acquisizione, da solo aveva guadagnato 36 milioni di euro in commissioni sui trasferimenti. Il suo desiderio è quello di essere considerato il "club più cool di Francia" puntando sui giovani. L'obiettivo a lungo termine, ci ha detto Comolli lo scorso dicembre, era quello di essere la "roccaforte dello sport francese".
A causa delle difficoltà causate dalla pandemia e dal periodo di permanenza del Tolosa in Ligue 2, è difficile giudicare il successo della gestione RedBird fino a questo momento, ma vale la pena notare che hanno vinto la Ligue 2 con la squadra più giovane e di maggior valore della categoria, e che la promozione porterà una significativa quantità di denaro - 33 milioni di euro - grazie all'accordo del private equity CVC con la LFP. Se fossero rimasti in Ligue 2 avrebbero ricevuto solo un milione di euro.
DIFFICOLTA' E OPPORTUNITA' IN ITALIA
Tuttavia le possibilità di guadagni sul Milan a un prezzo di acquisto così alto sono più difficili da valutare. Il Milan ha tenuto sotto controllo i costi - rapporto stipendi/fatturato sceso dal 94,2 per cento del 2020 al 65 per cento dello scorso anno - senza sacrificare le prestazioni della squadra, ma le perdite restano ingenti: 195 milioni di euro nel 2020; 94 milioni di euro l'anno scorso; perdite di “decine di milioni” previste quest'anno, con un fatturato intorno ai 300 milioni di euro, anche con i soldi della Champions League.
Come la maggior parte dei club italiani, il Milan non ha uno stadio di proprietà e, nonostante i miglioramenti apportati alle aree VIP, San Siro ha ancora bisogno di una ristrutturazione. I piani per un nuovo stadio da 60.000 posti accanto all'attuale sito di San Siro sono rimasti in uno stato di stallo negli ultimi tre anni, con Inter e Milan che aspettano che le autorità cittadine prendano l'iniziativa. Le istituzioni locali hanno dichiarato che ciò non avverrà nei prossimi quattro anni, poiché San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali del 2026.
Ma il Milan ha la storia dalla sua parte: solo il Real Madrid ha più titoli di Champions League e con lo scudetto del mese scorso si è portato a pari merito con l'Inter per il maggior numero di titoli italiani, dietro alla Juventus. C'è una chiara opportunità di crescita al di fuori dell’Italia, un enorme seguito nazionale e molti ricordano ancora l'epoca d'oro del calcio italiano degli anni Novanta.
Però il Milan è molto lontano da quei tempi anche fuori dal campo. Va rimarcato che quando il club si è alleato con altri 11 nel tentativo fallito di partecipare alla Super League, i suoi ricavi valevano tra il 33% e il 50% di quelli dei rivali. La nostalgia e l'attuale gruppo di giocatori di talento del Milan andranno lontano solo colmando quel divario.
OPPORTUNITA' DI VALORE
Esiste un'opzione più radicale? Sia Gerry Cardinale che il nuovo proprietario del Chelsea, Todd Boehly, hanno avuto successo nella creazione di reti televisive regionali per le franchigie sportive statunitensi, i New York Yankees e i Los Angeles Dodgers, ma tali opzioni sono apparentemente precluse alle squadre di calcio a causa delle modalità di negoziazione collettiva dei contenuti televisivi. La Super League ci viene continuamente detto che è morta. Davvero RedBird, o i nuovi proprietari del Chelsea, non puntano sulla sua rinascita? O forse vedono semplicemente l'opportunità in termini più astratti? Ad aprile, prima che si sapesse che RedBird era interessata al Milan, al Bloomberg Wealth Summit è stato chiesto a Cardinale di commentare la crescita nelle valutazioni delle squadre sportive, in particolare le cifre relative al Chelsea e ai Denver Broncos.
La risposta di Cardinale è stata interessante sotto diversi punti di vista. Da un lato si è mostrato sprezzante nei confronti della mancanza di ricerca e analisi approfondita sulle società del settore sport - "Le “equity research” sono quelle della rivista Forbes o cose del genere... sulle valutazioni non c'è molto rigore”. E ha poi affermato che il settore era abituato a una tendenza "anti-darwiniana" di costante aumento dei valori, che ovviamente non era sostenibile.
Allo stesso tempo, ha detto di aver assistito a operazioni in cui il prezzo era troppo basso: "O il discorso sul prezzo era sbagliato o non c'era la dinamica competitiva".
"Le valutazioni (del Chelsea e dei Broncos) segnalano il fatto che c'è qualcosa che genera molto premio qui", aveva detto. "C'è un valore legato alla scarsità e c'è qualcosa di unico in tutto ciò che sta accadendo nei media... con la convergenza di questi flussi in cui lo sport è uno dei migliori contenuti a cui si possa accedere... Ed è per questo che le valutazioni continuano a salire".
Cardinale ha poi parlato di un futuro e di crescita per il Milan: “Quello che ho fatto è stato entrare con il capitale e con una mentalità adatta alla costruzione di un’azienda, per colmare quel divario. E, colmando quel divario, ho creato aziende multimiliardarie".
Con l'acquisto del Milan, Cardinale si aggiunge ai sette proprietari nord-americani già presenti nella Serie A (anche il Bologna è di proprietà canadese).

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