Ordine: "La scelta del Milan su Donnarumma può diventare un modello per il calcio italiano e un monito per altri calciatori"

Intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport, il giornalista Franco Ordine ha espresso il proprio pensiero sulla questione Donnarumma. Queste le sue parole: "L’epilogo della lunga e tormentata trattativa Milan-Donnarumma può diventare un modello per il calcio italiano alle prese con la durissima crisi finanziaria da covid. Di sicuro è un segnale per tutti gli addetti ai lavori e in particolare per quegli agenti che dal loro esilio dorato di Montecarlo, immaginavano che il mondo del calcio fosse quello di sempre e che l’allarme destato dalla montagna di debiti maturati fosse soltanto una narrazione di comodo per ottenere qualche generoso taglio di stipendio. La decisione, virile e orgogliosa, di Elliott e Paolo Maldini, dinanzi alla proposta indecente di Mino Raiola, l’ultima in ordine di tempo datata due settimane fa (concordare un contratto-ponte di due stagioni da 10 milioni ciascuno netti - al lordo 40 milioni complessivi - in attesa di uscire dal tunnel della crisi per piazzare poi il suo assistito al miglior offerente e riscuotere, finalmente, l’agognata commissione da 20 milioni di euro), di respingerla provvedendo all’ingaggio del francese Maignan, è da studiare con grande attenzione. Avrà colto il messaggio trasversale Calhanoglu? Contiene, infatti, al suo interno, un messaggio destinato a tutti i naviganti, oltre che ai vertici di Fifa e Uefa, non ancora consapevoli della realtà. Che è la seguente: gli agenti sono diventati i padroni del vapore.
Nel caso del Milan la valutazione fatta sulla trattativa è stata la seguente: non vale la pena prendere in affitto per due anni un calciatore, sia pure del talento di Gigio, dalla Raiola fc pagando 40 milioni. Non si può e non si deve. Anche il conto economico della stessa operazione ha la sua ricaduta della quale bisogna calcolare tutti gli effetti. C’è infine una valutazione tecnica da valutare: Donnarumma è più forte di Maignan, garantito. Ma nella sua storia, il Milan ha vinto con Giovanni Galli e Pazzagli, con Sebastiano Rossi e Antonioli, con Dida e Abbiati. Nessuno di loro è stato mai classificato come un fuoriclasse!

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