Pagni: "Ecco perché il Milan ha uno dei bilanci più solidi in Europa"

Pagni: "Ecco perché il Milan ha uno dei bilanci più solidi in Europa"MilanNews.it
© foto di Uff. Stampa Milan
giovedì 28 gennaio 2021, 20:00News
di Nicholas Reitano
fonte di Luca Pagni per bollettinomilan.wordpress.com

Il Milan ha uno dei bilanci più solidi tra i grandi club calcistici europei (e quindi del mondo). Non è una affermazione del Bollettino: lo dicono i numeri. Nonostante il club rossonero sia soltanto al trentesimo posto tra le società di calcio del Vecchio continente per valore del suo fatturato – e ben lontano dalle prime posizioni – questo non significa che sia in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti.

Tutto questo nonostante gli ultimi due bilanci si siano chiusi – in entrambi casi – con un disavanzo da record, rispettivamente con un rosso per 145 e 194 milioni di euro. Come possibile, allora, aver accumulato perdite per 340 milioni complessivi, ma essere uno dei club messi meglio per la ripartenza della post pandemia?

Molto semplicemente il fondo Elliott, da due anni a questa parte proprietario a pieno titolo del Milan ha scelto una strada diversa dagli altri club: finanziare direttamente il club senza dover ricorrere a prestiti, garanzie statali o emissioni obbligazionarie. In pratica: Elliott – come ha ben spiegato anche il sito specilizzato Calcioefinanza.it – ha coperto le perdite e ha messo fondi freschi per garantire l’operatività.

La rosa del Milan – dopo le campagne a favore di elementi giovani e ancora poco conosciuti – è costata nel complesso 198 milioni (la quinta della Serie A), ma ora ne vale 297 in più, record per la massima serie. 

Stesso discorso per il costo degli ingaggi. Gli “stipendi” dei giocatori della Juventus hanno raggiunto i 236 milioni (anche per il peso di Ronaldo) mentre quello dell’Inter è sceso a 150 milioni. Quasi il doppio, comunque di quanto spenda il Milan: era di 90 milioni a inizio anno ed è rimasto su questa cifra anche dopo il mercato invernale. Il Milan, sempre grazie alla sua politica sui giovani, è “soltanto” al quinto posto tra i club della Serie A per il costo degli ingaggi, preceduto anche da Napoli e Roma.

E il paragone con il resto d’Europa? Dopo gli anni del declino berlusconiano e l’infelice, breve stagione cinese il Milan è sceso nelle retrovie della classifica che ogni anno la società di consulenza Deloitte fornisce sui fatturati dei club dei cinque principali campionati. Ora il Milan sta recuperando posizioni ma si trova pur sempre staccato dal gotha continentale, al trentesimo posto.

Ma sempre per la solidità di bilancio, con una eventuale qualificazione in Champions e l’avvio del progetto stadio, con relativo ritorno di sponsorizzazioni, il Milan appare messo meglio di molti altri club. Anche per il minor carico di costi fissi come gli ingaggi dei giocatori (per quanto i rinnovi di Donnarumma, Romagnoli e Calhanoglu qualcosa faranno, ovviamente).