Pagni: "La prima sfida di Giampaolo: recuperare al gioco Conti, Caldara, Calhanoglu e… Paquetà"

Due mesi: potrebbe sembrare un tempo lungo, ma nel calcio professionistico luglio e agosto volano via veloci, un periodo denso di spostamenti (persino transoceanici) e amichevoli. Ma sono due mesi fondamentali per Marco Giampaolo per insegnare la sua idea di calcio, prima che arrivi il campionato è l’esame “feroce” del campo.
Ma non sarà solo questo (far assimilare schemi e movimenti) l’obiettivo del mister rossonero: deve velocemente recuperare quattro giocatori che per motivi differenti sono ai margini della squadra e che invece per qualità possono avere un ruolo importante, ognuno a suo modo.
Due sono reduci da gravi infortuni, Mattia Caldara e Andrea Conti, due hanno reso meno di quello che ci si aspettava da loro, Hakan Calhanoglu e Lucas Paqueta’.
Chiariamo subito: nessuno discute le doti del talento brasiliano. Ma dopo la sua mezza stagione a San Siro, rimane una impressione di indeterminatezza. Grandi giocate di prima, ottima corsa e grinta nei contrasti; ma anche tendenza a giocare a tenere troppo la palla, amore per il colpo a effetto, poca concretezza. Inoltre, ha lasciato a desiderare il suo atteggiamento nervoso, culminato con la manata all’arbitro del tutto inaccettabile: anche se si subisce un torto evidente non si alzano mai le mani, né si applaude (vero Romagnoli?), né si inveisce.
In altre parole, ha sofferto il passaggio dal calcio brasiliano a quello europeo. Che sia una dei prossimi titolari non si discute: ma in che ruolo? Si metterà in discussione? Accetterà di essere meno “esibizionista” e più uomo squadra? Qui, l’esperienza e la,presenza di Boban conteranno molto, essendo stato fantasista disponibile sempre a giocare a seconda delle esigenze.
Calhanoglu è arrivato alla sua ultima possibilità. Dovrà sudarsi un posto, ma Giampolo ha detto chiaramente che non divide i giocatori tra titolari e riserve, ma tra chi si rende disponibile al progetto e chi no. Potrebbe essere il jolly perfetto: i piedi non gli mancano, ha potenzialita inespresse, ha dimostrato di sapersi sacrificare anche in fase di rientro. Ma anche lui é mancato al salto di qualità.
Conti, secondo quanto si racconta da Milanello, è mancato sotto il profilo caratteriale. Con qualche atteggiamento che non è piaciuto alla dirigenza. C’e’ il tempo per recuperarlo, a condizione che si lasci guidare e supplisca ai limiti di testa con le doti da calciatore viste a Bergamo. Era arrivato alla Nazionale, sarebbe stupido perdersi alla Balotelli.
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Caldara è il caso più delicato. Nel suo curriculum ci sono sia la testa che i piedi: in un gioco manovrato a testa alta come piace a Giampaolo può dire la sua meglio di Musacchio. Tutto sta a vedere se ha recuperato pienamente e quanto abbia sofferto dopo essere stato fermo un anno.
Volutamente, il Bollettino non ha inserito nell’elenco due giocatori che andrebbero recuperati alla causa: Suso e Andre Silva. Per qualità possono dare molto, ma il mercato durerà ancora due mesi e il Bollettino é convinto che per Boban e Maldini sono sacrificabili davanti all’offerta giusta.

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