Pastore: "Scaroni l'anno scorso in tv al quarto di finale diceva 'tutto sommato questa competizione non è granchè'"

Pastore: "Scaroni l'anno scorso in tv al quarto di finale diceva 'tutto sommato questa competizione non è granchè'"MilanNews.it
Oggi alle 00:10News
di Antonello Gioia

Il Milan, dopo la sconfitta contro il Bologna nella finale di Coppa Italia, oggi è meritatamente nell'occhio del ciclone: a partire dalla proprietà e dalla dirigenza, continuando con allenatore e giocatori. La stagione è stata fallimentare e anche Giorgio Furlani ha dovuto ammetterlo nel post gara dell'Olimpico mercoledì sera. Intanto si sprecano i commenti, come quello di Giuseppe Pastore che ieri sera è intervenuto nella diretta YouTube di Cronache di Spogliatoio.

Le parole di Pastore contro la dirigenza rossonera: "Nell'andata di campionato, Bologna-Milan viene rinviata per un questione discutibile: c'è maltempo a Bologna, il sindaco interviene, la Lega non vorrebbe rinviare ma poi c'è una votazione in Lega e vince la fazione pro Bologna e perde quella pro Milan, rappresentata da Paolo Scaroni. Qui abbiamo due situazioni, una a ottobre e una a maggio, da cui si deduce che il Bologna politicamente pesa più del Milan. Questo è un qualcosa non pensavo mai di sostenere in 20 o 30 anni. Torniamo ai dirigente: Fenucci, Sartori, Di Vaio e dall'altra parte Ibrahimovic, Moncada, Furlani e Scaroni che l'anno scorso in Tv al quarto di finale dice 'tutto sommato questa competizione (la Coppa Italia, ndr) non è granchè'".

LE PAROLE DI FENUCCI

Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, è tornato ai microfoni di Sky Sport 24 sul successo in finale di Coppa Italia ai danni del Milan: “Siamo ancora stonati da questa grande serata emozionante, da questo successo arrivato dopo tantissimi anni che ha riportato il Bologna ai vertici. Abbiamo coronato il sogno di generazioni di tifosi”.

Europa sicura, ora che si fa?
“Intanto si continua a competere in campionato, perché mancano due giornate e c’è ancora una piccola apertura per arrivare in Champions League, che va sfruttata. Poi ci si siede, dopo qualche festeggiamento che squadra, staff e città meritano. Come ogni anno”.

Il futuro di Italiano?
“Ha un contratto e un rapporto molto solido con noi. Abbiamo imparato ad apprezzare l’uomo, il professionista già si conosceva perché ha fatto molto bene ovunque sia andato. Quest’anno era più difficile, perché entrava in un gruppo che si era realizzato sia individualmente che come collettivo nella scorsa stagione. Dopo qualche difficoltà iniziale, che era prevista, è riuscito a tirare fuori il meglio dai giocatori ed è nata una grande stagione straordinaria”.