Pioli a Milan TV: "Quando ci metti così tanta voglia di vincere poi vieni premiato. De Ketelaere mi è piaciuto tantissimo"

Mister Pioli ha parlato a Milan TV al termine di Sampdoria-Milan 1-2. Queste le sue dichiarazioni:
Sulle difficoltà: La doppia assenza di Divock e Ante ci complica il reparto offensivo, ma abbiamo anche altre soluzioni e caratteristiche. Abbiamo messo in campo una prestazione solida e con più qualità della gara in Champions. Peccato essere rimasti in 10, ma grande merito ai miei calciatori per averci creduto fino alla fine”.
La prestazione: “Nel primo tempo abbiamo giocato bene, potevamo fare male ogni volta che ripartivamo. Aver segnato solo un gol è stato l’unico limite. Avevo la fortuna di avere Fikayo in panchina, i 3 difensori ci dava la possibilità di ritrovare la parità numerica. Quando ci metti così tanta voglia di vincere poi vieni premiato”.
Sulla difesa a 3: “Ce l’ho in testa questa situazione qua da questa estate, abbiamo 5 difensori centrali tutti e 5 forti, Simon è un giocatore di grandissimo carisma. Mi sarebbe piaciuto provarla quest’estate, era nelle mie idee ma gli altri giocatori sono arrivati dopo e Simon non era subito al 100%. Non è un problema per i giocatori, c’è questa possibilità: dipende dalle partite e vedremo quando utilizzarla”.
La prestazione di Pobega: “La valuto in modo molto positivo, è l’ennesima riprova che i giocatori hanno bisogno di crescere, giocare, sbagliare. È stato pulito tecnicamente, è molto portato negli inserimenti e fisicamente è forte. Ha fatto una prestazione molto positiva, sono contento. Lavora molto bene e che dà tanto tutti i giorni, è giusto che si porti a casa delle gratificazioni”.
Qualche dubbio su De Ketelaere? “Secondo me non ci siamo, a me è piaciuto tantissimo. È stato dentro la partita, l’abbiamo cercato spesso, gol o non gol non è importante. Mi è piaciuto tanto, fa quello che gli chiediamo: solo progressi e nessun passo indietro”.
Sul metro arbitrale: “Perché i giocatori, anche nostri, nelle competizioni europee non protestano? L’arbitro determina il comportamento dei giocatori, in Italia fischiamo e parliamo troppo. L’arbitro deve farsi rispettare, in Europa non danno spiegazioni, non si fermano a parlare. Secondo me si parla un po’ troppo in campo, e poi di conseguenza c’è nervosismo. Non so se la mia battaglia persa o ci potrà dare qualche soluzione in futuro”.

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