Scontro Governo-FIGC sulla nuova agenzia, Gravina replica: "Mai sentita prima di venerdì"

Scontro Governo-FIGC sulla nuova agenzia, Gravina replica: "Mai sentita prima di venerdì"MilanNews.it
domenica 5 maggio 2024, 16:13News
di Enrico Ferrazzi
fonte tuttomercatoweb.com

Il termometro dello scontro fra il Governo e i vertici del calcio italiano continua a scottare. Nella giornata di oggi, con una nota diramata attraverso l'Ansa, l'esecutivo ha chiarito che non intende fare passi indietro sulla creazione di una nuova agenzia che sostituisca la CoViSoC. L'impatto di fondo rimarrà invariato: "Il decreto correttivo introdotto nell'estate del 2023 - si legge nella nota fatta circolare dal Ministero dello Sport - prevede con legge statale che i controlli economico-finanziari debbano essere tempestivi ed efficaci e che solo i provvedimenti finali spettino alle federazioni".

La replica della FIGC. Nella nota, inoltre, il dicastero guidato da Abodi fa presente che  "il presidente della Figc, Gravina, era al corrente da tempo del lavoro svolto sull'ideazione di tale Agenzia". Una versione che non trova d'accordo lo stesso Gabriele Gravina, che ha convocato per domani alle 18 una riunione d'urgenza dei presidenti delle componenti federali e con una nota stampa ribatte: "Non ho mai sentito parlare del progetto di istituire un’Agenzia di controllo sui bilanci delle società professionistiche prima di venerdì scorso. Mesi fa il ministro Abodi mi ha solo accennato di una sua idea di rivedere i criteri di nomina dei componenti della Covisoc, chi dice altre cose afferma il falso. Mi rammarica dover smentire una fonte non meglio identificata - ha proseguito Gravina - io ci metto la faccia, nome e cognome, per rispetto della trasparenza e di tutti gli interlocutori dello sport e del calcio italiano".

Di cosa si sta parlando. Secondo quanto filtrato sinora, la nuova agenzia prenderebbe il posto della CoViSoC, l'ente autonomo ma interno alla Federcalcio che si occupa di vigilare sui conti delle società professionistiche. La nuova agenzia esautorerebbe in questo modo il Consiglio federale della competenza sulle iscrizioni ai campionati: una mossa che potrebbe mettere il calcio italiano sotto i riflettori del Comitato Olimpico Internazionale, sempre molto attento a potenziali ingerenze della politica nello sport.