Serie A, matchday: l'analisi statistica di Milan-Lazio

Archiviati gli impegni internazionali è tempo di rimettere la testa sul campionato. La Serie A riparte con la terza giornata che vedrà i rossoneri impegnati nella difficile sfida interna contro la Lazio di Maurizio Sarri, vera macchina da guerra di questo avvio di torneo. Le due squadre arrivano a questa sfida a punteggio pieno ed appaiate in prima piazza in condivisione con Roma, Inter e Napoli.
I rossoneri godono di un ottimo periodo di forma sia fisico che mentale, frutto sicuramente della partenza sprint in campionato che conferma quanto di buono c’era nel lavoro compiuto già lo scorso anno da mister Pioli. Due su due le vittorie dei diavoli ottenute con un possesso palla medio del 53%, leggermente più basso di quello avuto fin qui dalla Lazio che è del 58%; dato questo da leggersi considerando anche la caratura degli avversari affrontati che – sulla carta – ha visto maggiormente impegnati i rossoneri contro Sampdoria e Cagliari rispetto ai biancocelesti che hanno invece sfidato Empoli e Spezia. Oltre al possesso, ad oggi - seppure l’analisi si basi su pochi dati - risulta migliore per la formazione capitolina anche il prodotto della differenza reti che, dopo il sonoro 6-1 contro lo Spezia, porta a 9 i gol siglati e 2 quelli subiti in due incontri generando un +7 totale. Non troppo lontano però il trend del Milan che grazie al convincente 4-1 sul Cagliari ha oggi una differenza reti di +4 considerati i 5 gol realizzati e l’unico gol subito proprio nell’ultima uscita casalinga contro la formazione sarda.
Le vittorie delle due squadre sono entrambe figlie di una fitta trama di gioco che le ha portate a compiere una considerevole mole di trasmissioni del pallone: i rossoneri hanno realizzato una media di 486 passaggi per partita, a fronte di una più alta frequenza di passaggi (perlopiù corti) della Lazio che rispecchia la caratteristica propria propria del gioco di Sarri: 646 la loro media in un singolo match. Nell’analisi dei due numeri è però interessante notare come il Milan possa vantare un valore di circa 9 cross in più a partita rispetto a quelli compiuti dalla Lazio, dato che rappresenta infatti l’arma in più dei rossoneri per superare con le torri la difesa avversaria in area di rigore. Lato tiri compiuti le squadre nelle prime due uscite hanno fatto registrare un dato simile, ma diverso in termini di media-gol: 15 le conclusioni medie per partita compiute dai rossoneri e 13 quelle dei biancocelesti che però, con un numero maggiore di gol segnati, hanno una media-gol per tiro doppia (34%) rispetto a quella del Milan che segna mediamente il 17% dei tiri effettuati.
Milan e Lazio hanno un modo di concludere in porta completamente diverso: La formazione milanese divide quasi a metà il numero di conclusioni da fuori e dall’interno dell’area: tra tutti i tiri, un 48% di quelli sfoderati partono da oltre i 16 metri, un 48% sono quelli fatti partire dall’interno dell’area di rigore, mentre è marginale (4%) il numero di tiri compiuti dall’interno dell’area piccola del portiere. La squadra romana invece predilige di gran lunga entrare in area con il pallone, ed infatti è altissimo il numero di conclusioni realizzate dal suo interno che rappresentano ben il 62%; solo il 27% dei tiri invece sono stati compiuti da fuori mentre il 12% restante dall’interno dell’area piccola. Risulta invece simile tra loro il modo di attaccare, con gli uomini di Pioli e Sarri che prediligono gli attacchi dalla corsia di sinistra: il 37% degli attacchi della formazione rossonera è infatti arrivato dalla corsia dominata da Theo Hernandez e Leao sfruttando soprattutto l’arma del contropiede, mentre la squadra biancoceleste ha prodotto sullo stesso lato ben il 42% delle manovre offensive puntando maggiormente sui passaggi filtranti (7 di media quelli determinanti una chiara occasione da gol per singolo match). Dal punto di vista difensivo la Lazio fa registrare numeri nel complesso migliori: oltre ai duelli sulle palle aeree in cui esce vincitrice nel 65% dei casi, (il Milan invece non va oltre il 45%) la squadra di Sarri fa registrare anche un più elevato numero di contrasti medi a partita: 19 contro gli 11 dei rossoneri che, inoltre, in queste due giornate si sono rivelati anche più irruenti rispetto agli avversari avendo commesso in media 14 falli a partita contro gli 11 dei capitolini.

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