TMW - Il Milan pesca felice in Francia. E continuerà a farlo: perché i rossoneri guardano alla Ligue 1

TMW - Il Milan pesca felice in Francia. E continuerà a farlo: perché i rossoneri guardano alla Ligue 1
lunedì 14 marzo 2022, 19:30News
di Enrico Ferrazzi
fonte di Ivan Cardia per tuttomercatoweb.com

Leao, Kalulu, Maignan. Sì, giocano tutti nel Milan. Ma hanno anche altro in comune: sono arrivati in rossonero dalla Francia. Il portoghese e il portiere dal Lille, il difensore del momento dal Lione a parametro zero. Non sono gli unici: oltralpe il Diavolo ha pescato anche Ballo-Touré, a Milanello parlano francese anche Giroud e Theo - arrivato dalla Real Sociedad - così come gli "italiani" Bennacer e Kessié. Una piccola enclave rossonera, e il linguaggio comune - anche se non sempre è l'italiano - di sicuro è uno degli aspetti che contribuiscono a unire il gruppo agli ordini di Pioli. Ma toniamo indietro: a quei tre big, o quasi tali dando tempo a Kalulu di diventarlo. Al mercato.

Il Milan in Francia pesca felice. Una scelta che ha diverse spiegazioni. La prima è di tipo personale: a guidare lo scouting del club è dal 2018 il francese Geoffrey Moncada. Chiamato da Ivan Gazidis quando ancora c'era Leonardo, poi tenuto stretto dalla coppia Maldini-Massara, quella che sta (ri)facendo grande il Milan. Date le origini, e il fatto che abbia lavorato per anni al Monaco, è fisiologico che abbia una certa dimestichezza con la Ligue 1 e dintorni. Ma, considerato l'ampio reparto scouting a propria disposizione, sarebbe limitativo fermarsi qui.

Una scelta strategica. Nazionalità a parte, il Milan guarda alla Francia con particolare interesse perché rappresenta oggi un mercato con un rapporto qualità-prezzo impareggiabile. A partire dagli stipendi: nel 2019, uno studio di Sporting Intelligence metteva la Ligue 1 all'ultimo posto tra i Big 5 per gli ingaggi medi dei suoi giocatori. Poco più di un milione di euro a stagione: la metà rispetto alla Liga spagnola, un terzo di un giocatore di Premier League. Le proporzioni, Covid permettendo, sono rimaste più o meno invariate. E il valore andrebbe ulteriormente scremato della presenza del PSG, totalmente fuori scala rispetto alle altre squadre del campionato francese: basti pensare che, secondo i dati diffusi da L'Equipe a marzo 2021, un calciatore dei parigini guadagna in media quattro volte di più rispetto a uno del Marsiglia, secondo in questa specifica graduatoria. Il PSG rappresenta inoltre un altro elemento di differenza rispetto alla Bundesliga: a livello economico, non c'è grande distanza. In Germania, però, il Bayern Monaco cannibalizza il mercato interno, cosa che il club di Saint-Germain non fa in Francia. Lasciando spazio a chi voglia inserirsi da fuori.

E il Milan continuerà a pescare in Francia. Conoscenza e costi contenuti: sono i motivi. Da non generalizzare a tutti i costi, perché anche in Italia il Milan ha pescato bene, da Tonali a Bennacer. E anche perché, per esempio, i rossoneri hanno guardato con fortuna alla Norvegia con Hauge o al Belgio con Saelemaekers: in tempi di globalizzazione, l'attenzione ai campionati minori può fare la fortuna di chi sa cercare. Del resto, Atalanta e Udinese insegnano. La Ligue 1, in ogni caso, resta un territorio di caccia particolarmente allettante anche per il futuro: a Lille, dove giocavano Leao e Maignan, oggi ci sono Sven Botman e Renato Sanches. Il Milan li ha da tempo individuati come i rinforzi giusti per il futuro: parlez-vous français?