Tomasello: "Anguissa-Bakayoko e un’altra data da sliding doors per il mercato"

Tomasello: "Anguissa-Bakayoko e un’altra data da sliding doors per il mercato"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
mercoledì 9 novembre 2022, 14:35News
di Redazione MilanNews
fonte Editoriale di Fabrizio Tomasello

Il 30 agosto 2021 rischia di diventare un’altra data cruciale nella storia del mercato rossonero. Una giornata da sliding doors. Come quel famoso 12 gennaio 2012 quando non si concretizzò la cessione di Pato al Paris Saint Germain e il conseguente acquisto, già definito da Galliani, di Carlitos Tevez poi finito alla Juventus. Sappiamo perfettamente come andarono le cose con la procedura di smantellamento del Milan avviata dopo qualche mese da Berlusconi e i 9 scudetti consecutivi vinti dai bianconeri di Conte (prima) e Allegri (poi).

Tornando alla stretta attualità, alla fine del mercato della scorsa estate, Paolo Maldini e Ricky Massara, alla ricerca di un centrocampista per integrare la rosa e dopo aver fatto attente valutazioni, decidono di riportare a casa Timù Bakayoko, lasciando campo libero al Napoli per mettere le mani su Zambo Anguissa, centrocampista camerunese seguito a lungo dalla dirigenza rossonera e approdato invece all’ombra del Vesuvio.

Il bello - o il brutto - è che le due operazioni sono state concluse praticamente quasi alle stesse condizioni: prestito con diritto di riscatto fissato a una cifra vicina ai 15 milioni per entrambi, solo che Bakayoko è arrivato al Milan con un prestito biennale.

Appare evidente, alla luce del rendimento dei due calciatori, chi abbia fatto l’affare e chi abbia preso la sòla: Anguissa è da un anno e mezzo uno dei centrocampisti più forti della serie A e da quest’anno decisivo anche in Champions League, con un valore di mercato raddoppiato rispetto a 16 mesi fa; il nostro Timù è ormai solo una figurina nell’album dei calciatori del Milan. 

Pensate a quanto sarebbe utile oggi un calciatore con le caratteristiche e lo spessore fisico e tecnico del napoletano nello scacchiere tattico del Milan: fortissimo in interdizione ma prezioso in fase di proposizione, quest’anno capace di segnare anche qualche gol (3), ideale per alternarsi a Tonali e Bennacer e formare con uno dei due - a scelta - una coppia di centrali di livello europeo. Nessuno sentirebbe più la mancanza di Franck Kessiè, a più riprese invocato dai tifosi milanisti dopo prestazioni scialbe come quella di ieri a Cremona.

All’indomani del mezzo passo falso in casa dei grigiorossi è tutto un florilegio di accuse alla squadra mercato rossonera per l’ultima campagna acquisti non all’altezza delle aspettative, visto il rendimento tutt’altro che soddisfacente di De Ketelaere e Origi e l’utilizzo con il contagocce di Adli, Vrankx, Thiaw e Pobega. Ma forse il vero rimpianto di Maldini e Massara, l’unico grande appunto da muovere ai due dirigenti di Casa Milan, riguarda la decisione presa alla fine di quel torrido agosto del 2021.

Una cosa però è certa: stavolta non andrà a finire come dieci anni fa. Questo Milan ha un'altra consistenza rispetto a quello di Berlusconi e Galliani che era arrivato al lumicino. Il club oggi ha ben altre prospettive, una squadra giovane e forte guidata da una proprietà solida e intraprendente. Il futuro è roseo, malgrado Anguissa e Bakayoko.