Bennacer, la clausola non deve preoccupare: il Milan non può sciogliere la mediana più forte della decade

Bennacer, la clausola non deve preoccupare: il Milan non può sciogliere la mediana più forte della decadeMilanNews.it
© foto di PhotoViews
mercoledì 25 novembre 2020, 17:10Primo Piano
di Matteo Calcagni

"Io non penso a questo, penso al campo. Sto molto bene al Milan, non è il mio lavoro". Ismael Bennacer, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Lille-Milan, ha risposto in questo modo alla domanda sulla clausola rescissoria presente nel suo contratto, 50 milioni di euro pagabili dal prossimo anno. Nel 2019 questa cifra appariva francamente irraggiungibile, tant'è che nessuno se ne curava più di tanto. Il fatto che ora ci si preoccupi in tal senso fa capire quanto sia stata enorme la crescita dell'algerino in questi mesi.

IL RUOLO DEL CALCIATORE - Effettuare speculazioni sul futuro di Bennacer, in questo momento, sarebbe francamente coraggioso ed improprio. Non è da escludere che un grande club possa presentarsi con quella cifra e strappare il giocatore al Milan, ma le variabili in gioco sono troppe e troppo diversificate. Prima di tutto va considerata la volontà del giocatore, protagonista assoluto in rossonero: l'ex Empoli potrebbe voler proseguire il suo percorso al Diavolo, a maggior ragione se il risultato sportivo di questa stagione portasse all'agognato ritorno in Champions League. Un affondo di un PSG, per ragionare su un esempio, non sarebbe facilmente rifiutabile, ma non è assolutamente scontato che tutti i calciatori vengano sedotti dalla malia dell'oro.

MEDIANA DA PRESERVARE - Dopo anni di assoluta mestizia la dirigenza rossonera ha costruito (e cresciuto) una delle mediane più forti dell'intera Serie A, forse la migliore in assoluto per rendimento. Scioglierla, anche previo corposo pagamento in denaro, sarebbe francamente un peccato. Per tale ragione, oltre alle varie trattazioni sui rinnovi di Donnarumma, Calhanoglu ed Ibra, Maldini e Massara dovranno pensare anche a Kessie e Bennacer. Il primo ha un accordo fino al 2022 che andrà velocemente rivisto e prolungato, mentre l'algerino, il cui contratto è più lungo (2024) potrebbe meritare presto un adeguamento. Passi necessari quando il rendimento si alza esponenzialmente, mantenendosi tale con costanza. E la clausola? Nulla vieta di provare a farla cadere, od eventualmente innalzarla, mettendo al riparo il club dal canto delle facoltose sirene estere.