Calha, così proprio non va. E alle sue spalle c'è chi scalpita

Calha, così proprio non va. E alle sue spalle c'è chi scalpitaMilanNews.it
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martedì 11 dicembre 2018, 17:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Nel Milan di Gattuso, quarto in classifica a metà dicembre, una delle sorprese in negativo è sicuramente Hakan Calhanoglu. Dopo un primo tempo scintillante a tutto campo con la Roma, il turco pare essersi perso completamente tra problemi di natura personale, ora risolti, e di natura fisica al collo del piede destro, altrettanto sistemati da qualche settimana. Ciò che resta costante, però, sono le prestazioni sottotono da parte del numero 10 rossonero, che l'anno scorso per 3-4 mesi aveva giocato ad alto livello, mostrando giocate di alta classe e risultando spesso decisivo. I milanisti speravano che, grazie al gol segnato giovedì scorso contro il modesto Dudelange, Calha si fosse definitivamente sbloccato e potesse tornare il giocatore ammirato nella seconda parte della scorsa stagione. Contro il Torino, invece, l'ennesima prestazione insufficiente, con il subentrato Castillejo che, invece, ha convinto per voglia, impegno e vivacità.

CASTILLEJO SCALPITA - L'unico highlight positivo che resta impresso della partita di Calha contro il Torino è quel lancio illuminante a tutto campo a cambiare il gioco per Suso nel secondo tempo. Davvero troppo poco per chi avrebbe le qualità per essere uno dei leader tecnici della squadra. Diametralmente opposto, invece, è il giudizio per quanto riguarda Castillejo, che per ammissione dello stesso Gattuso, meriterebbe di avere più minutaggio. Lo spagnolo è entrato benissimo negli ultimi 20 minuti di gara contro i granata, contribuendo a mettere alla frusta la difesa della squadra di Mazzarri, andata in difficoltà nel tentativo di arginare le sue accelerazioni e i suoi repentini cambi di direzione palla al piede.

INVERSIONE DI GERARCHIE? - Difficile dare una risposta, perchè la questione passa anche dal tema tattico. Se Gattuso dovesse proseguire con il 4-4-2, infatti, avere Suso e Castillejo come esterni a centrocampo più due punte davanti rischierebbe probabilmente di far perdere alla squadra quell'equilibrio tra le due fasi così ricercato da parte del tecnico rossonero che, con Calhanoglu verrebbe certamente più preservato. Discorso differente, invece, se grazie a qualche rinforzo a centrocampo a gennaio, Rino dovesse decidere di optare nuovamente per la linea a tre in mediana. In quel caso, se il turco dovesse proseguire nell'andamento attuale, il suo posto da titolare potrebbe davvero vacillare.