Cinismo e freddezza, Piatek è la potente arma che mancava al Milan

Cinismo e freddezza, Piatek è la potente arma che mancava al MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 23 febbraio 2019, 20:04Primo Piano
di Fabio Anelli

Krzysztof Piatek non smette di segnare, di regalare punti al Milan e di farsi apprezzare dai tifosi rossoneri. Anche contro l’Empoli, nella sfida di ieri sera, è arrivato il timbro del centravanti polacco, il settimo in sei presenze in rossonero tra Serie A e Coppa Italia. Oltre al sorprendente rendimento e alla rapidità del suo adattamento agli schemi di gioco di Mister Gattuso, a stupire è il rapporto tiri-reti del numero 19 milanista. Piatek, infatti, contro l’Empoli ha portato a sette il suo score in rossonero, su appena nove conclusioni verso la porta provate. Il polacco si sta rivelando il centravanti che al Milan mancava ormai da anni, capace di scardinare anche le difese più chiuse e di colpire non appena si presenta l’occasione, sfruttando al meglio cinismo e freddezza. Sono, infatti, queste le doti che l’ex Genoa ha ampiamente messo in mostra fin dalle sue prime partite nel campionato italiano, tanto da essere battezzato “Robocop” appena arrivato a Milanello da Gattuso.

CINICO OPPORTUNISTA – La partita vinta ieri contro l’Empoli è un chiaro esempio dell’importanza di Krzysztof Piatek. Il polacco, infatti, è riuscito a sfruttare al meglio la prima, e unica, occasione presentatagli nell’arco dei 69’ disputati contro la formazione toscana. L’ex Genoa ha trovato l’inserimento giusto per sbloccare una partita in cui nell’arco del primo tempo i rossoneri avevano faticato a creare pericoli alla porta difesa da Dragowski. Inoltre, nei primi 45’ di gioco lo stesso Piatek aveva incontrato non poche difficoltà nello smarcarsi e ricevere palloni giocabili dai propri compagni di squadra. È tuttavia bastato un pallone in area e un errore in marcatura della difesa dell’Empoli al classe ’95 per battere il connazionale portiere della formazione toscana e portare così in vantaggio il Milan.

DIFFERENZA – Milan-Empoli ha segnato un netto cambio di passo rispetto alle partite che hanno preceduto la sosta invernale, in particolare le sfide contro Torino, Bologna e Frosinone. A dicembre, infatti, i rossoneri hanno attraversato il periodo più complicato della stagione, incapaci di rendersi pericolosi e di segnare, collezionando tre 0-0 in quattro partite. Complici le difficoltà incontrate da Higuain, il Milan ha potuto fare scarso affidamento sul proprio reparto offensivo, perdendo così punti preziosi in chiave lotta europea. Dall'addio dell'argentino e dall'arrivo del polacco, il gioco dei rossoneri ne ha indubbiamente giovato. La formazione milanista, infatti, è apparsa maggiormente pericolosa ed incisiva in fase offensiva, complici le differenti caratteristiche, e atteggiamenti, dei due centravanti: Piatek più predisposto al farsi vedere dai propri compagni, aprendo linee di passaggio, mentre Higuain più abituato ad attendere palloni in area.