Cumuli e macerie, ciò che resta di un fallimento su tutta la linea: quali idee per ripartire più forti?

E' il giorno di vigilia di Roma-Milan, penultima partita di questo campionato di Serie A 24/25, ormai giunto al termine. Ci sarebbe da scrivere un libro sulla stagione del Milan, a più capitoli. Invece, ciò che rimane è un triste epilogo che potrebbe (con un miracolo) concludersi con una qualificazione in Champions League. Sempre difficile, ma ancor fattibile è la via per l'Europa League, mentre resta viva l'ipotesi (surreale per principio) di giocare la Conference nella prossima stagione. Parlerà il campo e sarà la classifica a nominare vinti e vincitori (clicca qui). Al momento, ciò che resta di questo Milan sono cumuli e macerie.
Speranza Europa, ma a quale scopo?
Cercando di parlare di calcio, di obiettivi tecnici e concreti: la qualificazione ad un'ipotetica Champions o Europa League cosa porterebbe? Certo, la parte economica è fondamentale, se non al primo posto di sti tempi, ma se poi soldi, idee e progetti vengono utilizzati con poco criterio, allora a cosa serve sperare? Sperare in un Milan competitivo e con una società ambiziosa, ma a quello ci arriviamo più avanti.
Dopo la delusione in Coppa Italia adesso serve il miracolo in campionato. Ma come si fa. Come si fa a permettere tutto questo, fallendo in un progetto e come se nulla fosse, quasi per magia, voltarsi dall'altra parte e pensare ad altro. Progettualità, ma soprattutto la giusta importanza nelle cose, aumenterebbe di gran lunga la credibilità che la società (e anche gruppo squadra/allenatore) hanno ormai perso agli occhi dei tifosi e della critica.
Cumuli e macerie
Negli ultimi anni, il Milan ha vissuto una parabola gestionale che merita una riflessione lucida. RedBird non è riuscita finora a dare un senso agli sforzi compiuti tra il 2019 e il 2022, anni in cui la società aveva ritrovato (anche con errori, ci mancherebbe altro) una chiara identità tecnica e dirigenziale. Allora, con una leadership coesa nelle idee e una visione condivisa, il club era riuscito a risalire la china fino a tornare al vertice del calcio italiano. Prima con una qualificazione in Champions che mancava da svariati anni e poi con uno scudetto, meraviglioso. Oggi, pur con il massimo rispetto e spirito critico, appare evidente come il Milan attuale offra risultati e prospettive ben lontane da quelle nostalgiche stagioni, lasciando un senso di discontinuità, occasioni mancate e una profonda tristezza per il futuro che da qui avverrà.
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