Toccato il fondo ora bisogna ripartire con le idee chiare e le persone giuste

Toccato il fondo ora bisogna ripartire con le idee chiare e le persone giusteMilanNews.it
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di Enrico Ferrazzi

C'è un solo modo per definire la stagione del Milan, vale a dire fallimentare. Con la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro il Bologna, al termine di una partita giocata malissimo, i rossoneri, quest'anno mai in corsa per lo scudetto e usciti troppo presto dalla Champions League, hanno toccato definitivamente il fondo. Nel post-partita, è arrivata (finalmente) anche l'ammissione da parte della società: "Non possiamo negare, questa è una stagione fallimentare. Nonostante la vittoria in Supercoppa siamo lontano dai traguardi che ci eravamo prefissati. Abbiamo ancora due partite, cerchiamo di chiudere al meglio. Anche se siamo distanti dai traguardi che ci eravamo messi ad inizio anno. Terza cosa, condividiamo la delusione dei tifosi. Sono stati fatti vari errori e bisognerà guardare avanti e correggerli per tornare dove ci aspettiamo di essere noi dirigenti e i tifosi" le parole dell'ad Giorgio Furlani

DIRIGENZA - Serve ripartire e ricostruire quasi tutto, ma serve farlo nel modo giusto, magari anche con decisioni forti e soprattutto con persone competenti. Le ultime due stagioni hanno messo in mostra quanto manca per esempio un direttore sportivo. Dopo mesi di casting, ora si fa però sempre più forte l'ipotesi che alla fine non arriverà nessuno e che di fatto la struttura societaria del club di via Aldo Rossi resterà quella attuale. Ecco questo sarebbe già un errore enorme. Il tempo perso è già tanto, ora serve uno sforzo importante per portare nel Milan un dirigente di esperienza che sappia cosa fare e come muoversi per ricostruire tutto nel minor tempo possibile. E poi sarà fondamentale stabilire una volta per tutte chi comanda e chi decide perchè, come dimostra questa stagione, troppe teste portano solo a grande confusione. 

ALLENATORE - Gli errori commessi dalla società sono stati tanti, compresso quello che riguarda la panchina: dopo Pioli, serviva un grande nome e invece prima hanno provato a prendere Lopetegui e poi, dopo le proteste dei tifosi, sono andati su un altro tecnico non di prima fascia come Paulo Fonseca. Anche la scelta di Sergio Conceiçao a fine dicembre non ha portato i frutti sperati, tanto che il suo addio al termine di questa stagione è già scritto. L'importante a questo punto è non rifare lo stesso errore di un anno fa: il Milan deve avere un grande allenatore, quindi basta scommesse o seconde scelte, serve un tecnico di prima fascia a cui affidare la ripartenza del club di via Aldo Rossi

GIOCATORI E MERCATO - Se la società ha commesso parecchi errori, non sono assolutamente esenti da colpe per il tracollo del Diavolo nemmeno i giocatori. La rosa rossonera non è assolutamente da buttare, anzi ci sono diversi calciatori da cui ripartire (e quindi da blindare a tutti i costi come Reijnders e Pulisic). Senza Champions, è evidente che ci saranno delle cessioni importanti per coprire gli introiti mancanti. Con meno soldi a disposizione serve ancora di più un bravo direttore sportivo, capace di prendere comunque i rinforzi giusti. Il tutto con le indicazioni del nuovo allenatore perchè è lui che deve dire cosa serve e cosa non serve. Nei giorni scorsi, Furlani ha dichiarato che "il mercato lo fa la società", ma non deve essere così, altrimenti il risultato è una stagione fallimentare come quella che per fortuna sta finalmente finendo.