Diaz, titolare o uomo spacca partite? Lo spagnolo è l’asso nella manica di Pioli

Da una cerchia di pochi e affidabili uomini su cui puntare, in questa stagione Stefano Pioli ha visto sensibilmente aumentare i potenziali titolari della rosa rossonera. Tra gli arrivi di Tonali, Dalot e Hauge, il nuovo acquisto che sin qui ha avuto un maggiore impatto nel Milan è senza dubbio Brahim Diaz. Il trequartista spagnolo, arrivato in prestito dal Real Madrid, è un talento di indubbia qualità che ha mostrato di adattarsi molto velocemente agli schemi e ai dettami di Stefano Pioli. La continuità di prestazioni di Brahim e il recente calo di Calhanoglu, in particolare, hanno instillato un dubbio tra i tifosi rossoneri e probabilmente anche nello stesso allenatore rossonero: promuovere Brahim titolare o utilizzarlo come uomo spacca partite? La risposta non è semplice.
NUMERI DA TITOLARE - Limitandoci a guardare dati e statistiche di Brahim dal suo arrivo al Milan, la risposta appare semplice: lo spagnolo ha numeri da titolare. Al tempo stesso, tuttavia, non bisogna dimenticarsi dell’importanza di Calhanoglu. Nonostante il recente calo fisico, il trequartista turco è un uomo importante della rosa rossonera ed è un giocatore che è difficilmente sostituibile in termini di visione di gioco e di qualità nei calci piazzati. Appurato che il Milan ha bisogno del miglior Calhanoglu, finché il turco non recupererà psico-fisicamente Pioli può trovare nello spagnolo un titolare affidabile. Le 10 presenze di Brahim, infatti, recitano 3 gol, 1 assist e tanti spunti interessanti mostrati sia nella costruzione del gioco rossonero che in zona offensiva. Le 3 reti in rossonero, poi, arrivano in match in cui Brahim è partito titolare e questo non può essere definito un caso.
FRESCHEZZA INIMITABILE - I dubbi riguardanti il migliore ruolo di Brahim nella rosa rossonera sorgono analizzando le partite con l’Udinese e il Verona. In queste due gare infatti lo spagnolo è entrato a gara in corso, in situazioni di difficoltà per la squadra rossonera ed è risultato decisivo. Se con l’Udinese la sua freschezza e la sua qualità hanno dato ordine alle azioni offensive del Milan, con il Verona la sua lucidità e la sua intelligenza hanno regalato a Ibrahimovic l’assist per il gol del 2-2. Entrambi gli ingressi dello spagnolo, infatti, hanno cambiato la partita del Milan sottolineando come la sua freschezza sia un fattore inimitabile nei momenti di confusione per il Milan. Se la risposta non è semplice, una soluzione può ugualmente essere suggerita: Brahim è un titolare affidabile se Calhanoglu è a mezzo servizio e può essere schierato senza remore ma l’apporto a partita in corso dello spagnolo lo rende un dodicesimo uomo inimitabile. Pertanto Brahim è e dovrà essere l’asso nella manica che Pioli potrà lanciare sia nei momenti positivi che nei momenti negativi che si possono incontrare durante un match.

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