Domani inizia ufficialmente il mercato: ecco cosa aspettarsi dal Milan

Domani inizia ufficialmente la sessione invernale di calciomercato in Italia, che si protrarrà fino alle 20.00 del 1 febbraio 2024. Vediamo insieme quali sono le necessità del Milan e che movimenti aspettarsi dai rossoneri in questo mese tra acquisti, prestiti e cessioni.
Giusto iniziare con una premessa, visto che negli ultimi anni le strategie dei rossoneri hanno fatto affidamento proprio a questo strumento: con la scelta di non prorogare, almeno inizialmente, il periodo di validità del Decreto Crescita per il mondo del calcio da parte del governo è evidente che alcune strategie, tra rinnovi e potenziali acquisti, cambiano. Piccolo chiarimento: il Milan continuerà come sempre a investire X, e con X intendiamo il massimo che attualmente può permettersi, tra ricavi e entrate dal player trading come successo la scorsa estate. Solo che prima se con X si riusciva a corrispondere ad un calciatore proveniente dall'estero un netto più alto grazie a questo sgravo fiscale ora, sempre di fronte ad una proposta X (per il club è importante l'ingaggio lordo, non il netto) il netto che verrà corrisposto sarà più basso rispetto al passato. Come sempre il Milan scandaglia il mercato senza nessun tipo di preclusione verso la nazionalità dei calciatori, ma è comunque bene sapere che adesso sarà ancora più difficile attirare dall'estero il Pulisic della situazione.
Altra situazione da monitorare è quella dei rinnovi di contratto: ovviamente chi ha già sottoscritto un accordo usufruendo del Decreto Crescita continuerà a farlo fino alla scadenza dello stesso. Per quanto riguarda rinnovi e prolungamenti ci si trova attualmente ancora in una zona grigia: come spiega l'avvocato Felice Raimondo su Twitter l'Agenzia delle Entrate potrebbe esprimersi sul tema. Bisognerà capire se il Decreto Crescita potrà rimanere attivo sui contratti che già lo prevedono e che vengono prolungati (allungamento del rapporto lavorativo senza andare a modificare ad esempio stipendio, bonus ecc) o anche su quelli che vengono rinnovati, e che dunque vedono cambiare i termini economici precedentemente concordati (quindi aumenti ecc). Inutile dire come questa situazione influenzerà direttamente la trattativa per il rinnovo di Maignan. Se il portiere dovesse, e andiamo al ribasso, chiedere 6 milioni di euro netti senza Decreto Crescita al Milan costerebbe circa 11,3 milioni di euro lordi. E al momento è difficile che il club rossonero possa spingersi fino a tanto: è una situazione che andrà monitorata costantemente nel corso dei mesi.
Entriamo infine in discorsi più pratici: di cosa ha bisogno il MIlan a gennaio? Di sicuro di due difensori e possibilmente di un centrocampista. Il primo centrale ad arrivare sarà Matteo Gabbia, di rientro dal prestito al Villarreal: da capire ancora se sarà in Italia già staseara o al più tardi domattina. Si valutano poi altri nomi, in attesa di capire quale operazione può decollare o meno: parliamo di Lenglet, Kelly (ma più per giugno) e Brassier. Capitolo Miranda: difficile che il Milan paghi ora l'indennizzo chiesto dal Betis per liberarlo a gennaio, è invece sicuramente un nome spendibile per giugno a parametro zero.
Per quanto riguarda il centrocampo molto ruota intorno a Rade Krunic, che nell'ultima sfida di Serie A col Sassuolo non è entrato in campo a causa di generici fastidi alla schiena. Piace al Fenerbahce e lo sappiamo, così come sappiamo che il Milan non lo libera gratis. C'è anche il Lione su di lui e la situazione è decisamente lineare: chi porta l'offerta ritenuta giusta, a titolo definitivo sui 5-6 milioni di euro, lo compra. Non c'è ancora un nome per il potenziale sostituto; piaceva Guido Rodriguez ma è infortunato e ne avrà per un po'.
Capitolo attacco: piace molto Guirassy dello Stoccarda. Il guineano, con passaporto francese, ha una clausola appetibile da 17 milioni di euro. E infatti la concorrenza non manca: ha ammiratori anche in Premier League. In questo caso le difficoltà sorgono quando si parla di stipendio: il calciatore chiede tra i 4 e i 5 milioni di euro, senza decreto crescita parliamo di un lordo tra i 7,5 e i 9,4 lordi all'anno. Uniti ad un potenziale ammortamento di 3,7 milioni l'anno con un contratto di 4 anni e mezzo arriviamo ad un costo annuo tra gli 11,2 e i 13,1 milioni. È evidente che parliamo di cifre fuori parametro.
Infine Popovic: il trequartista classe 2006 si è svincolato dal Partizan Belgrado e il Milan attende che compia i 18 anni, l'8 gennaio, per fargli firmare un contratto fino al 30 giugno 2028. Da Casa Milan comunque predicano calma perché il serbo è un parametro zero che fa gol a tanti club importanti.

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