E il nono giorno Ibra tornò al gol: il Milan è già del 'divino' Zlatan

E il nono giorno Ibra tornò al gol: il Milan è già del 'divino' ZlatanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 11 gennaio 2020, 20:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Altro che un mese di tempo per poter essere schierato in campo, come si pensava considerando il periodo di inattività e l'età. Il 2 gennaio Zlatan Ibrahimovic ha rimesso piede a Milano con una sciarpa rossonera al collo e nel giro di poco più di una settimana ha ripreso da dove aveva lasciato 2806 giorni fa: da indiscusso leader e segnando. Una prestazione a tutto tondo quella di Ibra che, pur giocando staticamente, ha dimostrato di essere di una categoria superiore e di poter fare ancora la differenza in una Serie A, certamente impoverita a livello tecnico rispetto alla sua precedente esperienza al Diavolo. 

PRESTAZIONE A TUTTO TONDO - Della prestazione di Ibra è giusto sottolineare non solamente la rete, bellissima, realizzata di sinistro con un tocco non pulitissimo, ma che dimostra che il senso del gol non ha età. La partita di Zlatan a Cagliari, però, è stata molto di più: un palo colpito di testa dopo una giocata che non si vedeva da anni in rossonero, servito da Leao, voluto come tandem d'attacco proprio dallo stesso gigante svedese, ma anche un gol annullato e tante sponde per i compagni, utili a far salire la squadra nei momenti di difficoltà.

LEADER MATURO - L'Ibra 2.0 è più maturo, si vede da tanti piccoli dettagli, forse anche perchè conscio di far parte di una rosa giovane che necessita di un leader tranquillo e di una guida e non di un gerarca che sbraita contro i compagni quando non lo servono come si deve. La fotografia della partita del nuovo Ibrahimovic, però, è quel mini discorso da leader tenuto alla squadra, riunita per festeggiare il ritorno al gol di Leao. Proprio il portoghese, seppur a fasi alterne, ha dimostrato di poter essere il partner ideale per lo svedese, che può innescarlo in profondità grazie alla sua visione di gioco. Nel post partita, Pioli ha illustrato il ruolo di Zlatan all'interno dello spogliatoio: "Si è posto con grande intelligenza. Ha capito bene il momento della squadra, sta intervenendo con le parole giuste, con grande positività. La sua presenza, la sua personalità, serve. Eravamo la squadra più giovane del campionato, l'esempio che lui trasmette nella quotidianità sarà importante per tutti". 

IL VERO IBRA - Ieri a Milanello Pioli aveva dichiarato che Ibra non avesse i 90 minuti nelle gambe, ma Zlatan ha scelto di giocare tutti i 97 minuti, rassicurando il suo tecnico più volte durante il secondo tempo. Lo stesso allenatore rossonero ha precisato: "Nel secondo tempo gli ho chiesto spesso come stava, mi preoccupavo per le sue condizioni. Ero convinto fosse pronto alla prima telefonata che ho avuto con lui, mi ha detto di non credere a quello che si diceva su di lui. E' un campione, lavorando con questa determinazione farà tanto bene a questa squadra. Non può che crescere, il vero Zlatan lo vedremo tra qualche partita". In attesa di aprire le braccia con l'esultanza 'di Dio' anche a San Siro, se il buongiorno si vede dal mattino...