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Amelia: "Ibra meglio di 10 anni fa. Il Milan meritava più della Roma. E su Gigio e Calha..."

ESCLUSIVA MN - Amelia: "Ibra meglio di 10 anni fa. Il Milan meritava più della Roma. E su Gigio e Calha..."MilanNews.it
martedì 27 ottobre 2020, 16:00Primo Piano
di Gianluigi Torre

La redazione di Milannews.it ha intervistato in esclusiva Marco Amelia, ex portiere rossonero, con il quale abbiamo parlato di Milan-Roma, delle differenze di Ibrahimovic tra oggi e 10 anni fa e del progetto giovani dei rossoneri. Ecco le sue parole: 

Marco, al Milan hai potuto condividere lo spogliatoio con Ibra. Qual è la differenza tra lo Zlatan dello scudetto di 10 anni fa e lo Zlatan di oggi?  "L'unica differenza si trova nella carta d'identità, ha solo 10 anni in più. Atleticamente mi sembra nelle stesse condizioni. Sicuramente ha dieci campionati in più sulle spalle, ma la differenza calcistica non si vede. Influisce come influiva dieci anni fa. Anzi, forse anche qualcosa in più adesso, trascinandosi dietro tutta la squadra e questo si vede nell'atteggiamento della squadra. Come atteggiamento non è facile. La sua mentalità non è cambiata, è sempre vincente. Stimolare i compagni a dare sempre il meglio lo faceva già quando eravamo assieme al Milan e lo faceva anche alla Juve, all'Inter, al PSG e al Manchester United. L'ha fatto anche in MLS, dove magari il livello dei compagni era più basso rispetto a quello che c'è in Europa. Di mentalità è sempre lo stesso, è quel ragazzo a cui piacciono le sfide. La sfida di tornare al Milan è una sfida importante per dimostrare che è ancora un grande giocatore e che non importa la carta d'identità, ma conta quello che si fa in campo, negli allenamenti e nelle partite".

Come hai visto il Milan di Pioli ieri sera? "Molto bene, a mio avviso meritava più della Roma. Dico che meritava di più perché davanti aveva una squadra che sta bene, purtroppo poi il risultato non premia quello che ha detto il campo. Durante il campionato ci sta fare risultati del genere, ma alla fine questi risultati non diventano negativi perché la prestazione è stata fatta, Ibra ha dato la certezza, Leao ha fatto molto bene, dietro è stato fatto tutto molto bene. Dispiace per Tatarusanu. So cosa vuol dire quando non giochi da tanto tempo e purtroppo qualche errore può capire. Uno spera sempre che quando capita l'errore non ci sia il gol. Comunque Tatarusanu è un portiere di grande affidabilità".

Quanto è mancata la presenza di Donnarumma in porta? "Tanto. Altri Donnarumma non ci sono in giro. Non è facile trovare portieri con le caratteristiche come quelle di Gigio. Credo che il Milan abbia dei portieri molto validi: Tatarusanu è un portiere di grande esperienza e dimostrerà in altre occasioni che ieri è stata una parentesi particolare, Antonio comunque ci sta per il ruolo che fa. Il problema che c'è è il rinnovo di Gigio".

Oltre a Donnarumma, anche Calhanoglu è in scadenza di contratto. Anche lui è un tassello importante per il futuro del Milan? "A mio avviso è un giocatore che sta dimostrando tutto il proprio valore, dopo i primi anni un po' difficili. Non vorrei che questo rinnovo di contratto influenzi le sue prestazioni, ma non credo dato che mi sembra un ragazzo molto equilibrato. Mi auguro invece che si possa trovare una soluzione per questi rinnovi, considerando la situazione e soprattutto questi tipo di giocatori vengono chiamati dai top club".

Ieri Leao è stato decisivo sui due gol su azione, ma poi sembra sparire dalla partita. Che idea ti sei fatto su di lui? "E' un giocatore bravo, giovane ma bravo. Credo cha la sua maturità la troverà tra un paio di stagioni, però è un giocatore che può fare grandi cose. Da quello che vedo poi, sembra che Zlatan lo abbiamo preso sotto la sua custodia, e gli farà solo bene essere stimolato da uno come Ibra, perchè Ibra ti porta il meglio di te e ti aiuto tanto nella mentalità. Tra uno-due anni può diventare un giocatore considerato a livello internazionale".

Su Saelemakers invece? "Su di lui l'idea me la sono fatta in una delle sue prime apparizioni lo scorso anno. Fa un ruolo particolare che interpreta molto bene. Sembra un giocatore da Milan, che ha un rendimento più che sufficiente e a sprazzi ha dei colpi, al di là del gol che è stato un gran gesto tecnico.

Quanto è importante il progetto giovani costruito da Maldini e Massara per arrivare in Champions League? "Se i giovani hanno qualità diventa importante. Soprattutto il mix che è stato creato in questo momento. Continuo a ripetere che l'avvento di Ibra ha cambiato totalmente lo spogliatoio, ha dato più certezze a molti giocatori che avevano già sopra i 25 anni, ma soprattutto stimola i giovani. I giovani del Milan comprenderanno più velocemente, e se anche quelli meno giovani riescono a fare lo stesso ragionamento di Ibra, allora il Milan arriverà molto presto quello che era prima, ovvero un Milan da scudetto e da Champions".