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Bazzani: "Ibra aiuterebbe tutti. Bonaventura è mancato tanto"

ESCLUSIVA MN - Bazzani: "Ibra aiuterebbe tutti. Bonaventura è mancato tanto"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 11 dicembre 2019, 17:15Primo Piano
di Gianluigi Torre

Fabio Bazzani, ex giocatore della Sampdoria, ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it dell'impronta di Pioli, della buona prestazione di Piatek contro il Bologna, del possibile ritorno di Ibrahimovic in maglia rossonera e dei ritorni importanti di Jack e Conti.

Il Milan vince a Bologna dopo aver vinto a Parma. Quanto Pioli c’è in questa squadra?

"Sicuramente ha messo l’impronta perché da quando è arrivato credo che abbia dato un impatto positivo, mettendo i giocatori in condizioni migliori, semplificando un po il concetto tattico e mettendo al centro di tutto le caratteristiche dei giocatori, mettendoli nei propri ruoli. Ora si ha un po più di tranquillità mentale, psicologica e, cercando un calcio più pratico e meno teorico, ciò ha dato i suoi frutti. Il Milan sta crescendo partita dopo patita, però l’impatto positivo è stato quello di andare a mettere le cose in chiaro  da subito facendolo con facilità. Prima faceva difficoltà a trovare la propria identità, faticava a capire quello che doveva fare. Ora invece mi sembra un Milan in cui crede di più in quello che fa."

A questo Milan sono mancati tanto Bonaventura e Conti.

"Bonaventura è mancato tanto, perché è un giocatore completo che da qualità, imprevedibilità e personalità. Questo giocatore è quello che mancava assolutamente al Milan e il suo ingresso è stato veramente fondamentale. Il Milan aveva bisogno di questo tipo di giocatori che ha qualità, è bravo nelle letture ed è bravo a capire quando fare una cosa o farne un’altra. Anche il ritorno di Conti, che non riusciva a trovare continuità, è stato molto importante ed oggi si sta ritrovando. La testa fa la differenza. Quando vivi questi momenti capisci che molto passa da una questione mentale. L’aspetto fisico è importantissimo, ma ovviamente è legato a quello mentale. Per essere decisivo, Conti deve stare bene fisicamente e deve essere tranquillo per far girare le gambe"

Dopo tanto tempo Piatek torna a segnare. Può ancora servire a questo Milan?

"Credo che Piatek fosse poco adatto al gioco di prima. Per rendere deve essere adatto alle condizioni che ci sono adesso, ovvero da unica punta, lottando con i difensori e andare in profondità. Pensare che Piatek posso fare gli stessi numeri di Genova è troppo, però c’è una via di mezzo e oggi sta trovando sicurezza e gamba. Nella partita di Bologna che ho visto dal vivo, ho visto un giocatore ritrovato. Questo non significa che debba segnare tutte le partite, però si vede che si approccia diversamente."

Un eventuale arrivo di Ibrahimovic aiuterebbe sia Piatek che Leao?

"Un eventuale arrivo di Ibra aiuterebbe tutti. Zlatan è il classico giocatore che è talmente forte che se lo sai seguire nella maniera giusta può aiutare tantissimo. Da un lato può togliere spazio ma dall’altro mette dentro tante cose nella squadra. Parliamo comunque di un eventuale arrivo, però oggi il Milan ha bisogno di gente di carattere e che sappia mettere le responsabilità sulle spalle in determinati momenti."

Nel caso non dovesse arrivare Ibrahimovic, la società rossonera dovrebbe puntare comunque su un attaccante d’esperienza?

"Non è questione di esperienza. Ibra è qualcosa di grande e di diverso rispetto ad altre operazioni. Se non è lui, dovresti vedere se l’operazione che vai a fare può portare benefici e se è un giocatore di spessore. Credo che il Milan abbia tanti giovani bravi e che però possa aumentre il livello di personalità in mezzo al campo, di gestione di determinati momenti. Questo è quello che manca.”