Maldera: "Non trovo motivi per cui il Milan non debba ripartire da Pioli. Ibra? Non me l'aspettavo così pronto fisicamente"

La redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Andrea Maldera, ex collaboratore e Match Analyst del Milan attualmente inserito nello staff tecnico dell'Ucraina di Shevchenko. Con lui abbiamo parlato del momento di emergenza che tutti stiamo vivendo, dello stop del calcio, di Ibrahimovic e del lavoro di Pioli. Ecco le sue parole:
Sig. Maldera, come sta vivendo questo momento di emergenza?
"La sto vivendo con la consapevolezza che è un momento difficile per tutti, in attesa che le cose migliorino e rispettando al massimo le disposizioni che sono state date. Serve grande senso civico e rispetto, nella speranza che le cose migliorino il primo possibile. Ovviamente le cose non possono migliorare da sole, ognuno deve metterci del proprio".
E' stato giusto, secondo lei, fermare i campionati, le coppe e rinviare l'Europeo al 2021?
"Al momento la priorità è la saluta di tutti, degli atleti, dei componenti dello staff, dei tifosi, dei giornalisti. La UEFA e la FIGC hanno fatto una scelta di coscienza e rispettosa. Come Nazionale che doveva partecipare all'Europeo, c'erano grandi aspettative e grande voglia, ma ci sono altre priorità in questo momento. Giocare l'Europeo un anno dopo non ci cambia la vita, sperando che tra 12 mesi le cose siano migliorate. Non è il momento di fare inutili polemiche, ma di condividere insieme una situazione difficile per poi ripartire al meglio. Meglio aspettare un anno e vedere un Europeo con gli stadi pieni di tifosi, che vivere una competizione triste".
Come si può riprendere la preparazione dopo questa sosta?
"Ne parlavo anche con alcuni colleghi in questi giorni, sarà una cosa nuova per tutti e come per tutte le cose nuove ci saranno degli esperimenti: è una sosta forzata non prevista e le partite che ci saranno alla ripresa non saranno le classiche amichevoli estive, ma gare decisive per le coppe e per il campionato. Sarà interessante vedere come gli staff tecnici e atletici lavoreranno dopo una sosta del genere. C'è grande curiosità. Spesso di parla di fare in inverno una sosta più lunga e quindi tutto questo potrebbe essere utile in futuro, anche in vista dei Mondiali del 2022 che non saranno a giugno, ma a novembre. C'è grande curiosità e ovviamente anche un po' di preoccupazione visto che siamo nel momento decisivo della stagione".
Passando a questioni di campo, secondo lei il Milan cosa dovrebbe fare con Ibrahimovic?
"Non conosco le dinamiche societarie e quindi faccio un ragionamento da tifoso: Ibra ha dimostrato di poter stare in questo Milan, non solo dal punto di vista della leadership ma anche da quello tecnico. La sua presenza in campo si sente. Se il Milan dovesse decidere di riconfermarlo credo che sarebbe una scelta corretta. Bisognerà capire quali saranno i piani del club rossonero, ma il mio giudizio sul giocatore è assolutamente positivo".
Si aspettava un impatto del genere?
"Sì, ma non in così poco tempo. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui in passato e quindi so bene come lavora e quanto può essere devastante, ma è successo dieci anni fa e quindi temevo potesse impiegare più tempo a riadattarsi a certi ritmi. Al contrario, devo dire che ha dimostrato di stare bene fisicamente. A livello di personalità non mi ha sorpreso, mentre mi ha sorpreso un po' la sua condizione fisica, non me l'aspettavo così pronto fisicamente. Pensavo avesse bisogno di più tempo per riadattarsi alla Serie A e invece gli sono bastati pochi minuti. A Cagliari, nella prima gara da titolare, ha fatto una partita, per continuità di prestazione, assolutamente incredibile".
Come giudica il lavoro di Pioli?
"Secondo me sta facendo un buonissimo lavoro, tenendo conto anche dei tanti problemi che ci sono stati e delle pressioni costanti che ci sono in un grande club come il Milan. Pioli è riuscito a dare un'identità alla squadra e a rigenerare giocatori che sembravano persi come Castillejo e Rebic. C'è stato qualche passo falso, come l'ultima sconfitta contro il Genoa, ma il giudizio resta positivo. Sta facendo un buonissimo lavoro, la squadra lo segue e questa è la cosa più importante".
Merita la conferma per la prossima stagione?
"Ad oggi meriterebbe la chance di poter iniziare una stagione dall'inizio e mettersi in gioco sotto tutti i punti di vista. Non è mai facile subentrare a stagione in corso, secondo me sarebbe giusto dargli l'opportunità di partire con le proprie idee. Non trovo motivi per cui non si debba ripartire da Pioli. Adesso c'è stata questa sosta e bisognerà vedere come andrà a finire il campionato, ma il suo Milan mi ha sempre dato l'impressione di essere competitivo, di fare buone prestazioni e ha portato anche a casa buoni risultati".

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