Gazzetta - Il Milan di Pioli cade nella trappola di Mourinho. E rischia grosso nel finale
Dopo una partita senza emozioni e particolarmente noiosa, con zero tiri verso lo specchio della porta fino al 49° della ripresa, la sfida tra Roma-Milan si infiamma da un momento all'altro: De Ketelaere perde palla e scatena la ripartenza dei giallorossi guidata da Celik, palla per Abraham in area che fulmina Maignan di destro. Un gol che poteva valere tre punti nella testa di tutti i romanisti, ma non in quella di Saelemaekers: siamo vicini al centesimo minuto della partita, cross di Leao e zampata del belga, che pareggia i conti. Un finale pazzo all'Olimpico.
Occasione sprecata
Con una Roma in emergenza, Mourinho ha organizzato la partita sotto un unico aspetto: grande intensità, compattezza, una gara sporca. Un punto poteva essere un traguardo accettabile fin dall’inizio per i giallorossi, anche per non lasciarsi staccare da una concorrente diretta. E forse, inconsciamente, anche il Milan ha pensato la stessa cosa dopo un mese di fuoco con la doppia sfida di Champions con il Napoli e diversi punti da guadagnare in classifica.
La trappola di Mou
Non una gara facilissima da interpretare per i rossoneri, che trasmettono sensazioni contrasti all'interno del match: hanno in mano la partita, ma, come scrive la Gazzetta dello Sporto, non la stringe abbastanza. La squadra di Pioli è senza ritmo e determinazione, con una circolazione del pallone troppo lenta per impensierire la Roma di Mourinho, che in queste situazioni si sguazza come un coccodrillo. I giallorossi aspettano, resistono e al momento giusto fanno male al Milan con Abraham.
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