Ibra a Sky: "Ci siamo ammazzati da soli. Mancata maturità, si poteva fare tanto di più"

Il Milan è eliminato dalla Champions League. Contro il Feyenoord è finita 1-1 a San Siro, con gli olandesi che accedono agli ottavi in virtù del vantaggio acquisito dopo la gara di andata. Una stagione che, tolta la Supercoppa Italiana, continua ad avviarsi sulla strada del fallimento, considerando soprattutto che a Zagabria con una vittoria i rossoneri potevano serenamente qualificarsi al prossimo turno. Ai microfoni di Sky Sport 24 è intervenuto Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor rossonero. Le sue parole.
Quali sensazioni dopo la partita?
"Siamo delusi e arrabbiati. Penso che è mancata maturità: vinci 1-0 e continui a giocare. Sul secondo giallo a Theo l'arbitro è stato duro: per simulazione in una partita così, dai almeno un avvertimento. È cambiata la partita. Adesso l'importante è rimanere gruppo e pensare al campionato: soffriamo questa notte e da domani prepararsi al prossimo obiettivo"
Cosa si poteva fare di più nei 180 minuti?
"Si poteva fare tanto di più. Dopo le partite si possono dire tante cose. Oggi con un po' di fortuna potevamo fare 2-0 nel primo e abbiamo iniziato bene il secondo. Poi la partita è cambiata"
Theo si tuffa sempre...
"Queste situazioni quando succedono non si può dire se è giusto o meno. Non penso che Theo fa l'attore, gioca il suo gioco e prova a fare il meglio possibile. Queste cose succedono in campo, non è che lo cerca"
Siete arrabbiati con l'arbitro o con Theo?
"Siamo arrabbiati con noi stessi: noi abbiamo perso e l'avversario è stato più forte. Ci siamo ammazzati da soli. Non siamo arrabbiati con l'arbitro. È colpa nostra, non ci sono scuse o lamentazioni. Dobbiamo guardarci allo specchio e vedere cosa abbiamo sbagliato"
Tante espulsioni: com'è possibile?
"Sono situazioni che succedono in campo. A Empoli abbiamo preso un espulso che non era giusto e c'era un rosso contro... Succedono queste situazioni, non possiamo controllarle prima. Dobbiamo essere sereni, controllati e concentrati in campo"
Avete mancato tanti obiettivi. Cosa ti può soddisfare e dove si poteva fare meglio?
"Oggi è una delusione, la Champions era un obiettivo. Prima dell'inizio del campionato volevamo vincere il campionato. La Supercoppa l'abbiamo vinta, manca la Coppa Italia: la storia del club è puntare questi trofei. Poi durante la stagione non vanno le cose sempre come hai pensato. Non eravamo contenti e a gennaio abbiamo fatto queste mosse per migliorare: però non c'è garanzia. Voglio vedere un Milan dominante, da Milan. Quando sono arrivato 4 o 5 anni fa non era il Milan che tutti erano abituati e poi da lì si è cresciuti"
La squadra dello scudetto troppo smantellata?
"Io ho smesso, ho 42 anni... Ho giocato in quella squadra e posso dire che questa squadra di oggi ha più possibilità di vincere: è il doppio più forte. Abbiamo vinto con quella squadra ma questa come qualità è meglio"
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