Il 2023 porta via tutto: Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia. Un mese di sconfitte e umiliazioni. E la Champions ora è a serio rischio

Il 2023 porta via tutto: Scudetto, Supercoppa e Coppa Italia. Un mese di sconfitte e umiliazioni. E la Champions ora è a serio rischioMilanNews.it
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lunedì 6 febbraio 2023, 14:00Primo Piano
di Gianluigi Torre

Prima la Coppa Italia, poi la Supercoppa e ora lo Scudetto. I tre obiettivi che il Milan si era imposto ad inizio stagione, pur sapendo di andare oltre alle proprie possibilità, sono già svaniti. Un mese di gennaio complicatissimo per i rossoneri, che non conoscono più la parola "successo" dal 4 gennaio, quando la squadra di Pioli vinse a Salerno 1-2. Un 2023 che ha portato via tutto al Milan, caratterizzato da troppe sconfitte, anche umilianti sotto un certo punto di vista. E i risultati iniziano a mettere tutti in discussione: dalla proprietà e la dirigenza, alla squadra, lo staff e anche l'allenatore. A Milanello, evidentemente, non c'è più lo stesso entusiasmo che aveva differenziato questa squadra da tutte le altre, portandola a vincere uno Scudetto dopo oltre dieci anni; a confermarlo è lo stesso Rade Krunic, che ai microfoni di DAZN ha dichiarato: "Cosa si è rotto? Non so rispondere a questa domanda. Vorrei saperlo anche io. Siamo ancora un gruppo unito e forte che lavora tanto ma qualcosa non è come prima. Noi dobbiamo ritrovare il prima possibile l’entusiasmo di prima”.

Quattro gol subiti con la Lazio, cinque con il Sassuolo e un derby perso di misura ma senza mai calciare verso lo specchio della porta. Un Milan sconfitto e umiliato in qualsiasi modo. E ora le famose parole di Maldini dopo la pesante sconfitta a Roma contro i biancocelesti ("Siamo secondi in classifica da soli, dopo aver raggiunto la Champions e lo Scudetto in due anni. Con tutto il rispetto per le critiche, questa squadra è comunque dentro i suoi parametri") non sono più vere: il Milan è sesto e, in questo 2023, con una media punti da retrocessione. Se il trend sarà questo anche nelle prossime partite, allora non ci sono dubbi: è obbligatorio cambiare. La situazione sta diventando insostenibile e anche controproducente, basti vedere il "caso" Leao: due panchine consecutive per un giocatore - l'MVP della passata stagione - per il quale la dirigenza sta trattando un rinnovo a cifre stellari. E così facendo si compromette anche il futuro del club: una mancata qualificazione in Champions, dopo aver vinto uno Scudetto meritatamente, sarebbe imperdonabile e significherebbe ripartire nuovamente da zero.