Il bivio di Gattuso in attacco: la strada della fiducia e della continuità può essere quella giusta

Il bivio di Gattuso in attacco: la strada della fiducia e della continuità può essere quella giustaMilanNews.it
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giovedì 26 aprile 2018, 18:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Gennaro Gattuso lo ha ripetuto diverse volte nel corso delle conferenze stampa durante le ultime settimane: gli attaccanti del Milan segnano poco anche perchè, oltre ad un pizzico di sfortuna, probabilmente, non stanno avendo la serenità giusta e non vengono messi in condizione di esprimersi al meglio. Vero. E' un dato di fatto, però, che la squadra rossonera faccia una tremenda fatica a trovare la via del gol, soprattutto per quanto riguarda le punte, il cui bottino complessivo è fermo a quota 14 centri 34 partite. Non è un caso, infatti, che nelle ultime cinque gare ci sia stata una sola rete realizzata dagli attaccanti rossoneri, quella di Kalinic contro il Sassuolo. In vista dei prossimi cinque impegni (quattro di campionato e la finale di TIM Cup), dunque, Gennaro Gattuso si trova di fronte ad una scelta.

BIVIO - Il tecnico rossonero, da quando siede sulla panchina rossonera, ha stabilito una base di 10 giocatori su 11 che sono sempre stati schierati dall'inizio, al netto di infortuni e squalifiche. L'unico ruolo soggetto molto frequentemente a rotazioni è stato quello della punta centrale con Cutrone, Kalinic ed Andrè Silva che sono stati spesso alternati. Nelle prossime partite, però, Rino è di fronte ad un bivio per quanto riguarda la scelta dell'attaccante: scegliere un titolare fisso e portarlo avanti fino al termine della stagione oppure continuare con un'alternanza che, al momento, non ha dato i frutti sperati. 

CONTINUITA' E FIDUCIA - E' evidente, nessuno è in possesso della ricetta sicura per risolvere l'annoso problema dell'attacco rossonero in queste ultime gare, ma dare continuità e fiducia ad un attaccante designato potrebbe essere la strada giusta. L'aspetto psicologico, così come in qualsiasi campo della vita, è fondamentale ed è naturale che una continua rotazione nelle scelte dia meno serenità al giocatore che scende sul terreno di gioco. Nessuno meglio di Rino, però, conosce la squadra. Spetterà a lui decidere quali scelte fare in attacco da qui al 20 maggio, a partire da domenica a Bologna.