Il Milan post lockdown è una macchina da gol, un trend positivo che sarà fondamentale nel derby

Il Milan post lockdown è una macchina da gol, un trend positivo che sarà fondamentale nel derby
mercoledì 14 ottobre 2020, 20:15Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

I numeri del Milan post lockdown sono incredibilmente positivi, soprattutto per quanto riguarda i gol messi a segno dai ragazzi allenati da mister Pioli. I rossoneri sono passati dall'essere una squadra con enormi difficoltà nella finalizzazione, problemi evidenti nella prima metà della scorsa stagione, ad una macchina da gol che dalla ripresa del campionato ad oggi ha una media di ben 2,72 reti a partita.

CHE NUMERI - Nello spicchio di torneo che comprende le ultime dodici partite della scorsa Serie A, dalla ripresa post lockdown alla conclusione, i rossoneri hanno segnato 35 gol in 12 gare, risultando così il miglior attacco dei top 4 campionati europei. Altre statistiche degne di nota riguardano i singoli: Hakan Calhanoglu ha partecipato a ben 14 reti, 6 gol e 8 assist, secondo solo a Leo Messi con 15, mentre Zlatan Ibrahimovic è diventato il giocatore più anziano della storia della Serie A a riuscire ad andare in doppia cifra (10) in appena sei mesi. Il Milan ha quindi concluso la stagione da imbattuto: da marzo i rossoneri non perdono e hanno ottenuto nove vittorie e tre pareggi, arrivando a conquistare così ben 30 punti.

CONTINUITÀ - E con la nuova stagione la potenza offensiva del Milan non si è affatto indebolita: sei gare, tre di campionato e tre di Europa League, sei vittorie e 14 gol segnati. Anche qui Ibra e Calha uomini chiave: tre gol per lo svedese prima dello stop forzato, quattro reti ed un assist per il numero 10. I rossoneri sono ripartiti dalle due certezze che tanto hanno caratterizzato il finale della scorsa stagione, e nonostante il periodo di emergenza la prolificità dell'attacco ha tirato fuori mister Pioli e i suoi ragazzi da tante situazioni spinose e complicate. Ora il Milan sa bene come attaccare, come posizionarsi, quando tentare la giocata e soprattutto come sfruttare al meglio le occasioni a disposizione. Un salto di qualità dell'intero reparto offensivo, con Ibrahimovic e Calhanoglu come leader tecnici ed emotivi, riuscito soprattutto grazie a Stefano Pioli: il 4-2-3-1 del tecnico emiliano mette tutti gli uomini al posto giusto e permette di avere grande presenza nella metà campo avversaria.

ESAME DERBY - Nel campionato post lockdown i rossoneri hanno dimostrato di poter segnare e ottenere risultati positivi anche contro le big: 2 gol contro la Roma, 3 contro la Lazio, 4 contro la Juventus e 2 contro il Napoli. Senza dubbio questi sono i numeri di una squadra che sta finalmente subendo una metamorfosi importante e che sta acquisendo piena fiducia di sé, quando spesso negli anni passati arrivati al momenti di affrontare avversari importanti la prestazione non raggiungeva mai la sufficienza. Questo Milan a trazione anteriore ora è chiamato ad un esame fondamentale, probabilmente il più importante affrontato fino ad ora. Il derby è una partita a parte, fuori da ogni schema, previsione e logica, in cui spesso i pronostici si ribaltano. Indubbiamente l'Inter è una squadra matura che già lo scorso anno ha dimostrato di valere moltissimo, ma in questo avvio di campionato, anche a causa di qualche assenza, ha mostrato più volte il fianco in difesa. I numeri come sempre rimangono numeri ed è solo il campo a parlare, ma questi 49 gol nelle ultime 18 gare non possono essere un caso. Molto probabilmente Pioli non avrà a disposizione un uomo chiave come Ante Rebic, ma Hakan Calhanoglu e Zlatan Ibrahimovic, affiancati da un frizzante Brahim Diaz e un Leao galvanizzato dalla doppietta contro lo Spezio metteranno a ferro e fuoco la retroguardia nerazzurra.