La pazienza ripaga: ora Sandro Tonali è l'uomo in più

La pazienza ripaga: ora Sandro Tonali è l'uomo in piùMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
giovedì 18 novembre 2021, 19:30Primo Piano
di Redazione MilanNews

Da esubero, a uomo in più; da acquisto che non aveva soddisfatto nessuno, ad operazione illuminante del duo Maldini-Massara. La pazienza ripaga sempre, soprattutto se il progetto tecnico è affidato ad un allenatore e ad una dirigenza lungimirante che riesce, basando il loro rapporto su una solida comunione d’intenti che mira esclusivamente al bene del Milan, a pazientare fino ad aspettare il momento giusto, il momento di Sandro Tonali.

NÉ PIRLO, NÉ GATTUSO - Riavvolgiamo brevemente il nastro. Un ragazzo del 00’, tifosissimo del Milan fin da bambino (e questa volta non è un clichè…), dopo essersi messo in mostra in Serie A con la maglia del Brescia, attira l’attenzione delle due squadre di Milano. L’Inter ci prova, è realmente interessata, ma il Milan riesce al fotofinish a strappare la firma del giocatore, ottenendo una vittoria importante in questo derby di calciomercato, e la conseguente gioia dei tifosi. La favola sembra interrompersi, il primo anno in rossonero è deludente, Tonali non riesce mai a convincere a pieno, appesantito dai paragoni ingombranti con Pirlo e Gattuso (quest’ultimo, tra l’altro, suo idolo), non riesce ad esprimersi liberamente in campo e i livelli delle prestazioni raggiunti a Brescia sembrano lontani ricordi. La stampa non ha pietà, i tifosi (per dirla tutta) nemmeno, i presupposti dell’occasione persa sembrano esserci tutti; è il momento decisivo, bisogna decidere se riscattare o meno Tonali. Lunghi e intensi colloqui con Cellino che partono tutti da un solidissimo presupposto: Sandro vuole solo il Milan. Così sarà, capisce che il taglio netto di stipendio è sensato, lo accetta, e capisce anche che è il momento di far vedere chi è a tutti quelli che non hanno smesso di credere in lui. Da lì in poi, un’altra storia.

LA CURA PIOLI - Esistono molti allenatori preparati per tecnica e tattica; molto rari, invece, sono quelli che riescono ad instaurare dei rapporti personali basati sulla fiducia con i propri calciatori. Quest’ultimo è il caso di Stefano Pioli, che ha saputo attendere il momento giusto per lanciare Tonali, è stato in grado di capire che Tonali fosse arrivato con una mentalità totalmente diversa al raduno pre-campionato. Fin dalle prime uscite si dimostra essere la copia buona del campionato passato, anzi, la versione originale e in grande smalto di Brescia; qualità e quantità al servizio della squadra, sembra avere una marcia in più rispetto a tutti, tant’è che il più delle volte è lui ad indirizzare il pressing rossonero, dimostrandosi dominante in mezzo al campo, e importantissimo nell’ottica dello stile di gioco dettato da mister Pioli. Tonali è praticamente un altro calciatore, sembra avere “switchato” la propria mentalità impostandola su “centrocampista indispensabile”, non a caso arriva anche la recente chiamata di Mancini in nazionale maggiore.

SEMPLICEMENTE SANDRO TONALI - Né Gattuso né Pirlo, dunque, semplicemente Sandro Tonali. Giovane e pronto a sbagliare per capire i propri errori e poi migliorare; sbagliare nuovamente, riprovarci, e riuscire. Giovane sì, ma rossonero fino al midollo e disposto a tutto pur di ringraziare la fiducia riposta in lui dal mister e dalla dirigenza. Ora che tutti salgono sul carro dei vincitori, ricordiamo tutti come Pioli, Maldini e Massara, quel carro lo stavano costruendo pezzo per pezzo. E ora se lo godono, e solo loro hanno il diritto di salirci.

Di Fabio Montesanti