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Allegri: "Pulisic a disposizione, Estupinan e Jashari hanno migliorato la condizione. Rabiot rimarrà fuori"

LIVE MN - Allegri: "Pulisic a disposizione, Estupinan e Jashari hanno migliorato la condizione. Rabiot rimarrà fuori"
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Amici e amiche di MilanNews.it, ben ritrovati! A breve mister Massimiliano Allegri prenderà parola dalla sala stampa di Milanello per presentare in conferenza la sfida di domani sera di Serie A contro il Parma. La partita del Tardini sarà l'ultima prima della sosta per le nazionali: buone notizie per il rossoneri, visto che Pulisic e Rabiot non sono stati convocati da USA e Francia. Lo statunitense è recuperato e domani sera dovrebbe essere in panchina, mentre il centrocampista non verrà rischiato. Si ferma invece Santi Gimenez, alle prese con un problema alla caviglia. Rimanete con noi ed il nostro live testuale per seguire tutte le dichiarazioni di Massimiliano Allegri.

11.31 - Comincia la conferenza stampa di Max Allegri in vista di Parma-Milan.

Fino ad oggi il Milan ha fatto molto bene negli scontri diretti. Domani invece c'è un avversario diverso...

"Domani sappiamo che affronteremo una squadra che in campo ha sempre lottato. Anche l'ultima, nonostante sia rimasta in 10. È una squadra che alza molto la palla. Pellegrino è molto bravo nei duelli aerei. Giocare a Parma non è mai semplice, l'anno scorso il Milan ci ha perso. Noi quest'anno tra Pisa e Cremonese abbiamo fatto solo un punto. Biosogna prepararsi mentalmente ad una partita che non sarà bella. Loro alzando molto la palla non ti fanno giocare bene. È da Udine che non vinciamo in trasferta. Abbiamo recuperato Pulisic che sarà a disposizione, Estupinan e Jashari hanno migliorato la condizione. Rabiot rimarrà fuori, tornerà dopo la sosta, così come Gimenez".

Quante ne ha Pulisic? Leao ancora da centravanti?

"Pulisic ha fatto due allenamenti con la squadra. Sta bene fisiciamente, non ha bisogno di lavorare tantissimo per trovare la condizione per il fisico che ha. Non so quanti minuti ha. Leao e Nkunku hanno fatto molto bene da centravanti contro la Roma. Nkunku non ha una grande fisicità ma ha tenuto botta contro i difensori della Roma. Leao deve migliorare di condizioni, è stato tanti giorni fermo. La normalità è che lui giochi quelle partite, non che siano eventi sporadici. E vale per tutti. Domani abbiamo un'altra partita dove ci servono altri tre punti. Dobbiamo giocare bene tecnicamente e sbagliare poco, contro la Roma nella prima mezz'ora abbiamo sbagliato molto".

La vittoria con gol di Pirlo...

"Andrea fece un gol meraviglioso, ma anche lì fu una partita molto combattuta come tutte le partita a Parma e tutte le partite di campionato. Quando abbiamo palla bisognerà essere veloci nella consegna, quando non la avremo dovremo fare una buona fase difensiva e parlo di tutta la squadra, non solo dei difensori".

Ti manca un centravanti?

"Abbiamo Gimenez che ci potrà dare tanto, magari potremo giocare anche senza centravanti. Ci sono stagioni che puoi giocare anche senza uomo d'area. Detto questo, Leao e Nkunku il centravanti possono farlo".

Qual è il problema con le piccole?

"È che abbiamo preso dei gol, il calcio è strano. Bisogna riflettere su quello che è successo, non è che successo che è successo per coincidenza. Contro la Cremonese hai preso due gol su cross, contro il Pisa non abbiamo chiuso la partita. Quando capiamo che l'avversario è in difficoltà dobbiamo cercare di metterlo alle corde e tenere la partita aperta. Anche se le partite oggi non finiscono male: il Parma giocava a Roma e sembrava chiusa, poi fanno gol all'85esimo e comincia un'altra partita. Dobbiamo essere in partita finché l'arbitro non fischia. Domani il Parma cercherà l'impresa perché viene da risultati negativi e gioca contro il Milan: dobbiamo metterci al loro livello mentale e correre come loro. Se poi riusciamo a correre come loro verranno fuori le nostre qualità tecniche, che sono superiori".

Il lavoro sulla difesa:

"Non so della difesa dell'anno scorso, so solo che ho chiesto ai ragazzi di diminuire il numero di gol presi. Perché è un numero che alla lunga è quello che conta di più in campionato per arrivare ad una certa posizione di classifica. Se prendi 50 gol in una stagione per arrivare nelle prime 4 devi farne 150. La differenza reti è uguale al calcio di 70 anni fa. Se i gol fatti e i gol subiti sono vicini è difficile che arrivi tra i primi sei. Se la forbice è alta allora arrivi tra le prime quattro. Per far questo c'è bisogno che tutta la squadra lavori in un certo modo quando non abbiamo palla. Dobbiamo poi migliorare la percentuale realizzativa. Non è che possiamo fare un gol, su sei palle gol, con Pavlovic, che ha fatto un movimento meraviglioso da attaccante e Leao gli ha messo una bella palla. Su quello dobbiamo migliorare".

È a quota 99 vittorie col Milan. La prossima...

"Speriamo. Ma non per quota 100, per i tre punti. Che è più importante".

Sul derby:

"Non ci pensiamo, pensiamo alla partita di domani che vale tre punti come il derby e le altre partite. Non è per arrivare sereni al derby ma per fare una sosta serena. Quando arriveremo al derby sarà una partita meravigliosa, una serata meravigliosa. Ma la partita più importante è quella che si gioca nell'immediata".

Parla con Maignan di futuro?

"Dico sempre ai ragazzi che quando siamo al Milan, tutti noi e non solo i giocatori, devono lavorare tutti i giorni con una passione per creare presupposti per ottenere risultati, perché la maglia del Milan bisogna tenersela. Perché poi quando andiamo via dal Milan non è che ci torniamo. Maignan è un grandissimo portiere, la società sta programmando il futuro del Milan e quindi ci sono Tare e Furlani che penseranno al meglio per il Milan. Noi dobbiamo rimanere concentrati sull'obiettivo finale: i primi quattro posti per tornare a giocare la Champions".

Tempistiche di Gimenez?

"Credo che per il derby sarà a disposizione, vediamo. Se poi non sarà a disposizione, non ci sarà. È semplice".

Lo spogliatoio come vive questa classifica?

"Per quanto riguarda la classifica siamo solamente alla decima giornata. Ho imparato nel corso degli anni che i primi sei mesi sono la preparazione per il rush finale, quindi vanno fatti bene. A marzo bisogna essere nelle condizioni ottimali per giocarci i primi quattro posti. La strada è lunga, bisogna avere anche mini obiettivi, che sono le partite che giochiamo. Domani è un mini obiettivo da centrare per migliorare la classifica e rimanere agganciati nelle zone che contano".

Modric fa differenza nella fase difensiva?

"Modric capisce prima dove finisce la palla, ma è tutta la squadra che quando non ha palla che si mette in condizione di difendere per non prendere gol. Poi bisogna migliorare la fase realizzativa: rispetto alle occasioni che abbiamo la percentuale realizzativa è molto alta".

Si può giocare con il 4-3-3 con Pulisic, Leao e Nkunku o Gimenez più due?

"Questo lo vedremo durante la stagione. Ci sono momenti in cui si può giocare con tre punte, è una crescita che la squadra potrà affrontare durante la stagione se ci sarà la necessità e se la squadra lo potrà sostenere. Non è che partiamo con 4 punte siamo sicuri di vincere, ci sono anche i cambi... Dipende tutto dalla disponibilità che danno i giocatori quando non abbiamo palla. Nel calcio di oggi non possiamo permetterci di difendere in 7 o 8. Perché poi quando prendi la palla quei 7 che hanno difeso sono poco lucidi per fare la fase offensiva".

Sul gruppo:

"Diciamo che c'è una buona armonia all'interno di Milanello perché tutti quelli che sono dentro Milanello sono partecipi dei successi della squadra. I giocatori devono solo pensare a fare bene e regalarci delle vittorie. Bisogna tenere i piedi per terra, all'interno di un percorso ci sono sempre imprevisti, bisogna avere le spalle larghe nei momenti di difficoltà. In tutti noi deve essere chiaro l'obiettivo finale: entrare nelle prime quattro".

Il Milan è cacciatore o lepre per lo scudetto?

"Ricomincia... (ride, ndr). Meglio che non faccio battute che sono livornese e qualcuno le recepisce in modo sbagliato. Preferisco ascoltare. A me non piace andare a caccia... (sorride, ndr). La Lazio sta tornando, Inter e Napoli sono le favorite, la Juve sarà una delle candidate. La Roma che sta facendo un grande lavoro, l'Atalanta tornerà. Sarà un bel campionato, per questo bisogna dare seguito ai risultati. Ecco perché a marzo bisogna essere nelle migliori condizioni. Se non si parla sarebbe anche meglio, ci sono già io che parlo troppo. Stare in silenzio ed essere concentrati".

Buffon dice che le sue squadre sono ordinate e riconoscibili:

"Non è che devo dare un'identità da Allegri, non è che il Milan è mio. la società mi ha messo a disposizione giocatori molto validi, bisogna arrivare tutti insieme all'obiettivo. Ho avuto la fortuna di allenare Buffon, sono d'accordo... Bisogna avere equilibrio nelle due fasi. Tra l'altro una volta vincemmo una partita 4-3 e Gigi tornando negli spogliatoi era una furia. Ho avuto la fortuna veramente di lavorarci insieme e di vederlo parare, è stata una roba straordinaria".

Con le assenze si sono messi in mostra nuovi giocatori:

"Gli infortuni che abbiamo avuto sono stati trasformati in un'opportunità per chi ha giocato meno. Tutte le cose che succedono vanno viste come un'opportunità da sfruttare. Gli infortunati di Rabiot e Pulisic hanno dato possibilità agli altri di giocare e mettere minutaggio e, fino ad oggi e speriamo anche domani, di portare anche risultati".

Il Milan è attendista e pressa poco. È una qualità positiva o bisogna migliorare in questo senso?

"Sono molto basico. Questi numeri PPP faccio fatica a comprenderli. Possiamo migliorare la fase di possesso nella metà campo avversaria perché a volte siamo troppo frettolosi, ma dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori: abbiamo calciatori istintivi e veloci ad andare a chiudere l'azione. Modric ci può dare una grossa mano ad abbassare o alzare il ritmo. Nella fase di pressione dobbiamo essere un po' più alti ma ci sono le caratteristiche dei giocatori che vanno rispettate".

Se l'arrivo nelle prime quattro è l'obiettivo "macro", allora che parola usiamo per lo scudetto?

"Non so che parola servirebbe per lo scudetto. So solo una cosa, che è collegato. Se a marzo siamo nelle prime quattro vuol dire che siamo lì attaccati. Poi quando vedremo dove saremo a marzo a quel punto lì avremo le nostre chance di giocarci le nostre possibilità di entrare nelle prime quattro o fare di più. L'obiettivo chiaro è entrare nelle prime 4, ma non deve essere limitativo. Quando sei al Milan devi partire puntando al massimo dei risultati, con l'obiettivo nelle prime quattro. Ma riportare il Milan in Champions credo che sia già un risultato importante, sia a livello economico per la società, vedete i fatturati delle altre squadre in Europa, sia in termini tecnici perché giocare la Champions è una cosa meravigliosa. Ecco perché non dobbiamo perdere l'obiettivo di entrare nei primi quattro posti: dovremo arrivare a marzo nelle migliori condizioni".

12.00 - Termina la conferenza stampa di Massmiliano Allegri.