Leonardo: "Nessun rischio con Paquetà, è a disposizione per la Supercoppa. Non ci saranno altri investimenti così importanti"

Termina qui la conferenza di Leonardo.
Sul rispetto: "Siamo di un'altra generazione, io arrivavo a Milanello e c'era un rispetto ed un'ammirazione. Un sentimento quasi di dovere. Un pochino lo abbiamo perso, se non c'è rispetto difficilmente di fa la squadra. I ragazzi oggi sono molto legati alle cose immediate, ai social. Noi vogliamo vedere qualcosa più in là, chiediamo questo ai giocatori. Chi non sarà su questa linea difficilmente resterà al Milan. Non potremo più fare investimenti com Van Basten, Rijkaard e Gullit, bisogna lavorare sul lato umano".
Sulla conoscenza del giocatore: "La sua famiglia è stata molto importante. Per fare una squadra bisogna conoscere molto bene la persona. Sono nato a Rio, sono nato nel Flamengo, ho informatori in quella squadra. Ho seguito il calcio anche quando non ero al Milan. Bisogna conoscere un giocatore, vedere le reazioni dopo vittorie e sconfitte, le reazioni con i compagni. Con lui abbiamo avuto tempo di vedere tutto questo".
Sul mercato: "Il presidente mi ha vietato di parlare di altre cose che non siano Paquetà".
Sul paragone col l'acquisto di Kakà: "Non è mai facile. Questo periodo è iniziale per tutti, è diverso da una proprietà che nel 2003 era qua da 27 anni. Era un momento diverso del calcio. Ora si parla più di FFP di tutto il resto. Ora ci sono tramiti più complicati. Questo fortunatamente è stato un lampo, eravamo molto felici. Bisogna cogliere l'attimo. Quel Milan aveva vinto la Champions League, era una situazione molto diversa, ma il Milan non ha mai perso il suo appeal. Ci sono squadre che possono vincere qualsiasi cosa ma non saranno mai come il Milan. Dobbiamo trovare il livello tecnico di cui siamo abituati, non ci saranno altri investimenti così importanti, dovrete avere pazienza, l'appeal è legato anche a tutto questo. Il Milan non ha mai perso il suo fascino, è incredibile e si mantiene vivo"
Sulle responsabilità dell'acquisto: "Sono abbastanza grande per riuscire a reggere le pressioni, non le sento. E' una sfida importante per me ma per tutti. Mi sento molto tranquillo. I soldi non sono miei, chi paga deve dire sì, questa è una condivisione di scelte. Solo così può essere positivo un investimento. La mia responsabilità me la assumo senza problemi".
Sui brasiliani: "Il dna del Milan è così da tanti anni, il Milan nasce col gioco tecnico, non per i brasiliani. Lo abbiamo dentro di noi. A prescindere dagli interpreti vogliamo un Milan offensivo. Ora siamo in un momento di costruzione e non si può essere sempre propositivi. L'interpretazione brasiliana piace al Milan, va a seguire questa linea. E' veramente propositivo in fase di possesso, è molto importante per il tipo di gioco che vogliamo".
Sulla scelta di Paquetà e l'inserimento: "Non crediamo ci sia un rischio, abbiamo fiducia nei nostri studi e nel rapporto che si è creato. E' un investimento importante, lui fa parte di un mercato abbastanza importante. Sappiamo di tutti i paletti legati al FFP, lui è un giocatore giovane, ha già dimostrato il suo valore, ora è il momento di dimostrarlo anche al Milan".
Sulla tentazione Supercoppa: "Lui è a disposizione totalmente, è arrivato a dicembre, ha fatto dieci giorni con la squadra. Ora è arrivato insieme a tutti gli altri. E' a disposizione come tutti gli altri. Lo abbiamo preparato per questo, è arrivato a dicembre per questo motivo. Questo periodo è stato importante, a livello di squadra è a disposizione".
Su Paquetà e Kakà: "Non paragoniamo Lucas con Kakà, nel pratico siamo in una situazione molto diversa, all'epoca il Milan sta vincendo molto con giocatori abituati alla pressione. Ora il Milan è in costruzione, è qualcosa di differente. Penso che Paquetà possa essere nelle condizioni per rendere al massimo, vogliamo farlo rendere al meglio".
Sul progetto Paquetà: "E' un progetto molto ampio, un talento come Paquetà in Brasile può creare una certa aspettativa che va amministrata. Kakà è un esempio molto simile, ma è arrivato al Milan in un momento diverso. Va considerato come un giocatore che porta un certo tipo di filosofia, può portare al Milan un'idea di gioco offensiva".
Sulla concorrenza per Paquetà: "E' nato un amore forte. Thiago Silva, Kakà e Pato giocavano già ad un certo livello. Anche Paquetà è molto importante, ha già fatto due presenze in Nazionale, non è da scoprire. Bisogna abbinare le sue caratteristiche ad un progetto da mettere in piedi. Ha qualità umane e come giocatore, ha un margine di crescita importante. E' ad un punto iniziale".
Segui con MilanNews.it tutte le dichiarazioni di Leonardo durante la conferenza stampa di presentazione di Paquetà.

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