Maldini a Sky: "Per i rinnovi di Gigio e Calha ogni settimana è quella buona. Ibra? Io ho giocato fino a 41 anni..."

Maldini a Sky: "Per i rinnovi di Gigio e Calha ogni settimana è quella buona. Ibra? Io ho giocato fino a 41 anni..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 5 novembre 2020, 20:44Primo Piano
di Matteo Calcagni

Paolo Maldini è stato intervistato da Sky Sport nel prepartita di San Siro.

Sul Lille: "E' veramente forte, è seconda in LIgue 1, non è in Champions solo perché la loro stagione è finita a marzo. Sarà una prova importante, abbiamo l'opportunità di giocare in casa e provare a chiudere la qualificazione".

Sui figli di Maldini e Weah al Milan e al Lille: "Sono le tante storie belle che succedono quando giochi al Milan. George è stato tra i più forti giocatori che il Milan ha avuto, con una personalità enorme".

Sulla continuità: "Già a gennaio e febbraio vedevo tante cose positive, questa continuità è sorprendente, ma dipende da una certa stabilità, dalle scelte del club e di noi dirigenti".

Sui rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu: "Ogni settimana è buona, i contatti ci sono, la chiarezza è estrema. Andiamo avanti sulle varie trattative, non c'è una settimana che può essere migliore delle altre".

Su Pioli e l'essere milanista: "Un allenatore come un calciatore deve essere un professionista, può avere delle simpatie che una volta si dimenticano. Lui ha girato parecchie squadre, questa è la prima volta in cui è stato riconfermato partendo con sei mesi di esperienza. Era la cosa più logica da fare".

Su Ibrahimovic: "In tempi non sospetti ho detto che i giocatori in scadenza non erano solo Donnarumma e Calhanoglu. Io ho giocato fino a 41 anni, ogni giocatore è diverso dagli altri, Ibra è speciale".

Sullo scudetto: "Non so se siamo già pronti per vincere, se alla fine di quest'anno non avremo vinto lo scudetto non saremo delusi. Saremo delusi se non facessimo il massimo per arrivare il più in alto possibile. Candidarci come una squadra in lizza può essere azzardato, ma ci sono annate da cui nasce qualcosa di incredibile".

Sul ruolo di dirigente: "Sapevo delle difficoltà di questo nuovo ruolo, sapevo di dover imparare tanto e so di dover imparare ancora. La mia visione dal 2018 ad oggi su come gestire una squadra è completamente stravolta. Da dirigente è sempre importante essere aperti a cose nuove, non c'è nessuna rivincita personale. Sono felice che il Milan sia primo in classifica e i giocatori stiano funzionando".