Milan, il suono della Champions League è diverso: a Salisburgo un punto che servirà
Chi il 25 agosto si era convinto di aver trovato un girone “facile” dovrà fare ritorno sul Pianeta Terra. Il Milan è uscito dalla RedBull Arena sicuramente con qualche rimpianto per non aver chiuso la prima partita di Champions stagionale, consapevole però che contro certi avversari è sempre meglio ricavare anche un solo punto che aiuta e fa classifica.
SFIDA INTENSA - A Salisburgo si sono affrontate due formazioni forti e pericolose, due squadre Campioni dei rispettivi Paesi che si sono messe in difficoltà a vicenda in momenti alterni della gara. Il Milan ha reagito alla rete di Okafor con un’azione da manuale iniziata da De Ketelaere e conclusa dal connazionale Saelemaekers. Per non parlare poi delle varie occasioni create specialmente da Leao, dei palloni arrivati ad Origi per poco non finiti alle spalle del portiere avversario Kohn o del palo colpito a tempo scaduto. D’altro canto, i rossoneri hanno pagato qualche sbavatura difensiva, concedendo forse troppo agli austriaci che in più di un’occasione potevano ritrovare benissimo il vantaggio conquistato a metà primo tempo. È chiaro che, pochi giorni dopo un derby tiratissimo giocato contro l’Inter e vinto con merito, avere la stessa intensità e lo stesso ritmo in Champions League non sia facile. Soprattutto se alla prima gara europea riconfermi quasi totalmente e con cognizione di causa dieci undicesimi dell’ultima formazione titolare che battuto i nerazzurri.
FORZA MENTALE - Pioli e i suoi ragazzi sapevano di non aver raggiunto l’Austria per ottenere tre punti facili dopo una passeggiata tranquilla con il grande Mozart in sottofondo. Sicuramente il pubblico non ha assistito alla miglior prestazione dei Campioni d’Italia ma ha comunque avuto modo di apprezzare una squadra capace di combattere, reggere e soprattutto non cadere. Se guardiamo a qualche numero il Milan negli ultimi dodici anni ha ottenuto otto vittorie e tre pareggi all’esordio nella massima competizione europea, perdendo solo l’anno scorso in casa del Liverpool. È vero che la squadra di Pioli è andata ancora sotto con il punteggio (per la quarta volta in stagione), ma per l’ennesima volta è riuscita a rimettere in piedi il risultato evitando la sconfitta. Considerando anche che il Salisburgo non perde in casa da trentasei partite consecutive (l'ultimo ko risale allo 0-2 del febbraio 2021 contro il Villarreal), forse averci pareggiato non è poi così male.
OBIETTIVO QUALIFICAZIONE - Quello che in casa Milan conta di più è guardare avanti e riorganizzare le idee. Sabato prossimo i rossoneri saranno ospiti della Sampdoria per la sesta giornata di campionato con l’obbligo di proseguire lungo il trend dei cinque precedenti incontri. Dopodiché mercoledì pomeriggio a San Siro arriverà una Dinamo Zagabria agguerrita, in testa al girone dopo aver punito il Chelsea e probabilmente complice per il fresco esonero di Thomas Tuchel. Anche lo Stadion Maksimir, quello dove i Blues hanno lasciato i primi punti europei della stagione e salutato il tecnico tedesco, sarà un altro impianto da cui non sarà facile uscire integri e vittoriosi. Neanche il prato verde di casa nostra sarà lo scenario di un allegro incontro pronto e ben confezionato, così come nessuna delle cinque gare che potrebbero portarci agli ottavi di finale: il solo obiettivo da raggiungere, in ogni caso.
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