Milan, Origi è il grande assente: per il belga si attende il tempo del riscatto

Milan, Origi è il grande assente: per il belga si attende il tempo del riscattoMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
lunedì 21 novembre 2022, 14:00Primo Piano
di Filippo D'Angelo

Con la prima parte di stagione andata in archivio è giustamente arrivato anche il tempo di fare i primi bilanci. Il Milan, nonostante una distanza significativa ma non incolmabile dal Napoli, è ancora nel pieno della lotta per la difesa del proprio titolo di Campione d’Italia. I rossoneri hanno confermato la propria qualità in questi primi tre mesi di campo, ottenendo delle risposte significative come la qualificazione agli ottavi di finale di Champions o alcune vittorie importanti in diversi scontri diretti.

LE PREOCCUPAZIONI - Un campanello d’allarme però è arrivato dall’ultima sessione di mercato estiva, presentata con tanto entusiasmo ma ancora lontana dall’infiammare a pieno i cuori rossoneri. Chi è stato messo prematuramente al patibolo è Divock Origi, l’attaccante tanto ricercato per dare maggior fiato ad Olivier Giroud e appesantire il reparto avanzato. Di certo il Milan non ha acquistato a parametro zero un bomber da trenta gol, ma la sola rete offerta in quattordici partite non proprio esaltanti ha destato qualche preoccupazione. A pesar sul conto del belga c’è anche l’aggravante infortuni, un elemento che soltanto fra la fine di agosto e l’inizio di ottobre non gli ha permesso di giocare complessivamente cinque partite. Nonostante ciò, il Milan rimane fiducioso sulle potenzialità dell’ex Liverpool.

LA VOGLIA DI RISCATTO -  L’ambientamento in Italia non è una prova così semplice da affrontare per tutti, soprattutto se analizziamo il caso di un giocatore reduce da un periodo di semi attività. Gradualmente però Origi si sta ritagliando il proprio spazio, consapevole del fatto di dover far di più non solo per sé stesso e per il Milan. L’attaccante adesso potrà sfruttare la pausa Mondiale per ricaricare le batterie, smaltire la delusione per la mancata convocazione con il Belgio e impegnarsi per ritrovare uno stato di continuità necessario. Una volta terminata l’avventura qatariota, anche lui sarà obbligato a rispondere alla chiamata per la fittissima agenda dei rossoneri. Del resto con la sua qualità sfruttata al meglio, il percorso da qui a fine maggio potrebbe essere leggermente più agevole.