Milan-Rebic ai titoli di coda, il croato flop dentro e fuori dal campo

Milan-Rebic ai titoli di coda, il croato flop dentro e fuori dal campoMilanNews.it
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giovedì 1 giugno 2023, 18:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

In una stagione particolare, caratterizzata da parecchi alti e bassi, una cosa che mette tutti d'accordo è che al Milan sono mancate quasi in toto le seconde linee: tolti i titolari e qualche piccola eccezione chi è partito dalla panchina, o comunque indietro nelle gerarchie, non è mai riuscito a dare in modo continuativo l'apporto necessario alla squadra affinché si potesse competere in modo serio su più competizioni. È sicuramente tra le motivazioni principali di un rendimento incostante ed altalenante, ed il dito in ogni caso non va puntano (non solo e non subito, almeno) contro chi è arrivato la scorsa estate, ma in primis verso chi calca i campi di Milanello da qualche stagione. 

Mister Pioli, nel post partita di Juventus-Milan, parla in modo onesto di tutte queste problematiche, ma difende comunque tutti i ragazzi giovani arrivati durante la scorsa finestra di mercato estivo: "Era più facile giocare nel Milan dell'anno scorso che in questo: le responsabilità sono di tutti, vi vuole pazienza anche se capisco che non ci sia. Se si punta sui giovani bisogna aspettare: inutile che faccio sempre gli esempi di Leao e Tonali. Credo che il club debba portare la sua idea avanti, è un club virtuoso". Rimane comunque difficile valutare positivamente le stagioni di CDK, Adli, Vranckx e Dest, ma è altrettanto difficile spiegarsi cosa sia successo ad Ante Rebic. L'ex Francoforte negli anni si è dimostrato un giocatore particolare, ma sempre efficace ed utile alla causa a suon di gol: per due anni consecutivi è riuscito a raggiungere la doppia cifra in campionato, cosa assolutamente non scontata per un comprimario, rivelandosi un valore aggiunto non da poco. Da due stagioni a questa parte invece il calo è stato spaventoso e preoccupante, in tantissimi aspetti: fisico, con tanti infortuni che ne hanno minato la continuità di utilizzo, tecnico, con un repertorio che si è fatto sempre più arido, e infine comportamentale: l'esclusione contro la Juventus di domenica è figlia di comportamenti ed atteggiamenti che al mister e a tutto lo staff non sono piaciuti affatto.

La squadra ed i valori del gruppo prima di tutto, ed ecco perché gli allenamenti svogliati in settimana del croato sono stati "puniti" con l'esclusione. Il numero 12 evidentemente non è nuovo a situazioni di questo tipo, ed ecco perché il Milan si è deciso a metterlo sul mercato: la sua avventura con la maglia rossonera è arrivata al termine. In estate andrà trovata una soluzione, per il bene di tutte le parti in causa: per il calciatore, che dovrà trovare un progetto tecnico che lo rimetta al centro e che gli permetta di trovare nuovamente continuità (e magari anche la voglia di allenarsi al meglio), per il club, per tagliare un "ramo secco", andando anche a risparmiare i 3,5 milioni euro netti di ingaggio del croato, andando poi sul mercato a cercare un sostituto che possa essere utile alla causa.

Le prossime settimane saranno importanti per il futuro di Rebic, che però sembra già segnato: con 23 partite e 3 gol segnati in Serie A, praticamente una media di un milione a gol, il croato è con le valigie in mano ed un piede già fuori da Milanello.