Milan, tabù San Siro da sfatare: nel girone d’andata solo due vittorie in casa

Milan, tabù San Siro da sfatare: nel girone d’andata solo due vittorie in casaMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 17 gennaio 2020, 18:20Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Si dice che nel calcio chi gioca in casa abbia un vantaggio sugli avversari, e giocare fra le mura amiche dovrebbe portare più punti rispetto alle sfide in trasferta. Non è questo il caso del Milan, che nella prima parte della Serie A 2019/20 è riuscito a vincere a San Siro solo due volte, contro Brescia e SPAL.

DUE MESI E MEZZO - L’ultimo successo casalingo, quello contro gli emiliani, risale al 31 ottobre: parliamo di due mesi e mezzo fa, e allora fu Suso a decidere il match con un gran calcio di punizione. Da allora una sconfitta, contro la Lazio, e tre pareggi: contro Napoli, Sassuolo e Sampdoria. Per trovare l’altra partita da tre punti giocata in casa bisogna tornare addirittura al 31 di Agosto: era la seconda giornata di campionato, e i rossoneri, allenati ancora da Marco Giampaolo, riuscivano ad imporsi sul Brescia grazie ad un colpo di testa di Calhanoglu. In mezzo a queste vittorie ci sono stati tanti, forse troppi passi falsi: le sconfitte contro l’Inter e la Fiorentina le più dolorose, i pareggi contro il Sassuolo e la Sampdoria i più deludenti.

TROPPA PRESSIONE – Che San Siro sia uno stadio difficile è risaputo, ma è davvero sorprendente come i rossoneri, nonostante l’apporto dei tifosi sia sempre stato presente e costante, non siano riusciti a trarne vantaggio. L’impressione è che i giocatori del Milan, chi per la giovane età e chi per poca personalità, fra le mura amiche perdano fiducia e sentano fin troppo il peso della maglia. Il pallone allora inizia a scottare e anche le giocate più semplici diventano difficilissime. Risultati non positivi e perdita di fiducia hanno innescato un ciclo di negatività che mette la squadra sotto pressione quando scende in campo al Meazza.

UN TREND DA INVERTIRE – Sarà banale ribadirlo, ma Ibrahimovic è fondamentale anche per superare questo problema. Il campione svedese è uno che in carriera si è sempre nutrito della pressione derivante dalle grandi sfide e ha calcato i campi più importanti di tutta Europa: Italia, Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda, Zlatan ha sempre mostrato grande personalità e voglia di dimostrare. Toccherà a lui prendere la squadra per mano per far recuperare fiducia a tutti, soprattutto perché se il Milan ha intenzione di puntare all’Europa sarà fondamentale sbagliare meno partite possibile, in particolare quelle in casa. Ma è una questione che prescinde dal piazzamento europeo: 2 vittorie a San Siro nel girone d’andata è un dato troppo negativo per non voler essere migliorato a tutti i costi. C’è l’intero girone di ritorno per riuscirci e i tifosi continueranno a sostenere la squadra: come sempre basterà poco per riaccendere la scintilla, il popolo rossonero non aspetta altro.