Milan tra Sensi e Duncan, due profili completamente diversi per la mediana rossonera

Nelle ultime ore, nel turbinio delle varie indiscrezioni di mercato, il Milan sembra in strettissimo contatto col Sassuolo. L'occhio rossonero è rivolto al centrocampo e a due calciatori neroverdi: Alfred Duncan e Stefano Sensi. E' chiaro e lapalissiano che i due sopracitati siano due profili completamente diversi l'uno dall'altro: il primo è una mezz'ala di gamba e progressione, paragonabile con le dovute differenze a Franck Kessie, il secondo un regista dalle ottime qualità tecniche. Ad oggi, visti i problemi della mediana, probabilmente servirebbero entrambi ai rossoneri, ma è impossibile pensare che il Milan possa effettuare due operazioni del genere a gennaio.
LA SITUAZIONE DELLA MEDIANA - Leonardo e Maldini dovranno valutare le prime necessità del Milan, provando a colmarle nella maniera migliore in queste settimane di calciomercato. Con Kessie e Bakayoko punti fermi, forse a Gattuso farebbe più comodo un giocatore di qualità in mezzo al campo, che possa anche alternarsi con Biglia una volta che l'argentino sarà tornato a disposizione. Bisogna anche sottolineare che, nelle idee di Gattuso, Paquetà sembra destinato al ruolo di mezz'ala, ma sul brasiliano ci si muoverà con i piedi di piombo e difficilmente lo vedremo subito titolare o protagonista. Un altro elemento chiave è Calhanoglu, il quale ha concluso il 2018 nel ruolo di interno sinistro: qualora il turco fosse confermato in quella posizione, offrendo un buon contributo, i bisogni in casa rossonera potrebbero variare leggermente.
TRA SENSI E DUNCAN - Kessie e Bakayoko giocheranno quasi sempre titolari da qui a fine stagione, il che renderebbe Duncan, qualora arrivasse al Milan, una sorta di alternativa al duo ivoriano/parigino. Sensi, invece, potrebbe diventare protagonista in un periodo decisamente più breve, magari giostrando fra l'ex Chelsea e l'ex Atalanta, andando a costruire una sorta di staffetta con Biglia. In tutto questo si inserirebbero Paquetà e Calhanoglu come possibili varianti tecniche ad uno dei due muscolari. In quest'ottica, dunque, l'urbinate classe '95 potrebbe essere più utile del venticinquenne ghanese, il quale rappresenterebbe comunque un buon elemento per completare il reparto. Resta il fatto che in estate il Milan potrebbe riscattare Bakayoko ed è complicato pensare che la dirigenza rossonera dedichi una cifra tra i 45 e i 50 milioni per questi due calciatori.

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